Beh, certo, non e' difficile essere d'accordo con te, sul fatto che la discussione telematica non sia il punto d'arrivo. :) E' solo, appunto - ma questo non era ovvio? - uno strumento. Solo che e' uno strumento potente, perche' mette in comunicazione persone, contemporaneamente, ovunque vivano; perche' ogni singola opinione e' disponibile per chiunque, senza bisogno di muoversi da casa. Anche questo e' ovvio. Meno ovvio, almeno per me, e' perche' uno strumento cosi' potente venga usato molto per informare (e va non bene, ma benissimo) e poco - mia personale fissazione - per esprimere opinioni.
I (militanti, simpatizzanti, elettori, storici, nuovi, saltuari, provvisori) radicali hanno opinioni sulla politica radicale, su quello che e' stato fatto, su quello che si potrebbe o non potrebbe fare, su quello che si dovrebbe o non dovrebbe fare.
Faccia a faccia le esprimono, nelle assemblee "a voce" meno, nelle discussioni "per iscritto" quasi per niente. Non dire, fare? Vabbe', ma resta il problema del cosa fare, come, quando, dove, perche'. Almeno, che ci sarebbe da discutere su questo e' l'impressione di chi non e' "dentro il palazzetto" ;)
Ed e' anche mia impressione che cio' potrebbe essere molto utile per chi ha la responsabilita' di definire una (eventuale) strategia.
La predica e' finita, ite. :))