REGINA LOUF INTERVISTATA DA ''BAOBAB'' DI RADIOUNO RAIRoma, 8 giu. (Adnkronos) - ''Sono stata costretta ad uccidere''. E' l'agghiacciante confessione di Regina Louf, una donna 31enne che tra il 1972 e il 1984 e' stata vittima di un racket di pedofili in Belgio. La Leuf ha parlato del suo dramma per la prima volta questo pomeriggio in diretta esclusiva ai microfoni di ''Baobab'' su Radiouno, raccontando di vere e proprie ''battute di caccia'' durante le quali un gruppo di uomini, fra cui alcuni potenti del Belgio, inseguivano bambini in una grande tenuta.
''Ho subito violenze dal '72 all'84 - ha spiegato Regina - mi avevano introdotto in un giro organizzato dove c'erano degli addestratori che facevano girare questi bambini a pagamento. Mia nonna e mia madre facevano parte del racket e la persona che mi ha introdotto in questo giro sono sicura che e' ancora attiva e
'addestra' i bambini''. ''Le pratiche di abuso erano sadiche, violente'', ha proseguito, rivelando di aver assistito ''a due omicidi'' e di essere stata costretta ''a torturare altri bambini''.
''A volte - ha continuato la donna - ho dovuto prendere parte all'uccisione perche' volevano che ci fosse un altro colpevole, un'altra persona che si assumesse tutta la colpa''. (Inf/Pe/Adnkronos)