Quello che di Enzo Biagi bisogna apprezzare è la coerenza d'idee. Sull'ultimo Espresso, nella sua rubrica "Annali", plaude al ritorno della sfilata delle forze armate voluta da Ciampi. E dedica qualche riga a Marco Pannella:

"I digiuni del maestro Pannella, sostenuti da leggendari "cappuccini", più che a Gandhi, "la grande anima", facevano pensare alla "dieta-punti"...".

Anni fa, quando con il "maestro" e un'altra quarantina di dirigenti e militanti radicali si era impegnati in un digiuno durato non ricordo più neppure quanti giorni, e si chiedeva che la RAI rispettasse le delibere parlamentari, assegnando una tribuna elettorale "risarcitoria" ai radicali che erano stati esclusi illeggittimamente, Biagi scriveva:

"Qualunque tipo di astinenza, da queste parti, rischia di essere incompreso. Perciò trovo doppiamente coraggioso il gesto di Marco Pannella. Perché comporta molti rischi: prima di tutto di lasciare la platea indifferente. Lo accusano di far spettacolo. Può darsi che si esibisca, ma bisogna riconoscerlo, senza la rete di protezione...La causa che sostiene adesso Pannella mi trova completamente solidale, e voglio esprimergli il mio consenso..." .(dal Corriere della Sera del 29 aprile 1976)