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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 15 giugno 2000
CASO CHINNICI: DA MANNOIA VELENI SU CHINNICI E LO STATO CHIEDE DIECI MILIONI AI PARENTI DEL GIUDICE.
INTERROGAZIONE DEL SEN. PIETRO MILIO (LISTA PANNELLA)

Roma 15 giugno 2000- Rocco Chinnici è stato ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983. Era stato massacrato, come hanno concordemente riferito tutti i collaboranti, per le sue inchieste antimafia che lo avevano condotto sulle tracce della collusione tra mafia appalti e politica.

Adesso, un pentito "eccellente" come Francesco Marino Mannoia, in videoconferenza, deponendo nel processo d'appello al giudice Giuseppe Prinzivalli, ha affermato che Chinnici era colluso con la famiglia mafiosa di Mislimeri. "Questa falsa accusa si spiega come una ritorsione di Mannoia per le indagini svolte dal giudice Chinnici e dimostra la totale inaffidabilità dei pentiti" ha dichiarato il Sen. Pietro Milio che ha continuato: "ma allo Stato, non basta continuare ad usare in questo modo i pentiti, vuole anche infierire sui suoi martiri." Il Sen. Pietro Milio ha infatti presentato oggi un'interrogazione al Ministro di Giustizia per denunciare la richiesta, in base ad un'ispezione del Ministero, a diciassette anni dall'assassinio del magistrato, di 10 milioni e 391.076 lire per aver ritardato il dissequestro e la distruzione di alcuni corpi di reato.

Milio ha chiesto a Fassino di sapere se è a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda adottare per evitare qualsiasi contestazione di presunto danno erariale agli eredi dei magistrati caduti anche per mano mafiosa e al fine di far riconsiderare le varie ipotesi oggetto di contestazione.

 
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