M'aricordo de quanno Ferrara (Maurizzio, er padre de Giuliano) scriveva sonetti in romanesco sul Messaggero (suppongo, ben pagati anche se - credetemi, sono un intenditore - brutti): ne scrisse uno su una manifestazione radicale a Piazza Navona, in cui diceva che c'erano, lì, li froci e le lesbiche. Un invito al linciaggio morale, tutto sommato, ma lui era stato er segretario de Tojatti, quello che se firmava co' 'no psseudonimo che mo' non me ricordo, apposta pe' sderenà queli che facevano i conformisti, Vittorini, Gide ("non parli di Russia sovietica, lui, parli di pederastia, di cui si intende..").
E Vattimo, partecipò al convegno sulla teoria del partito radicale, anni '70, e faceva er paino, allora, tutto zuccherini...