Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 23.17ROMA, 24 GIU - Cinque fiammate enormi sotto la statua di Giordano Bruno a piazza Campo de' Fiori divampate pochi minuti dopo le 22, non appena Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, la maggiore organizzazione massonica, ha pronunciato la parola ''fuoco''. Intorno al simbolico rogo contro l'intolleranza, a ricordo di quello piu' famoso che 400 anni fa brucio' ''l'eretico'' pensatore, c' erano
decine e decine di labari blu' e verdi in rappresentanza delle citta' italiane. Sono state accese fiaccole e centinaia di persone, perlopiu' uomini, hanno gremito la storica piazza romana, tutti stipati davanti alla statua di Giordano Bruno.
Accompagnate da musica, applausi e dal grido ''viva la liberta''', le fiamme hanno arso per qualche minuto. Poco prima, alle 22 in punto, il Gran Maestro era salito sul palco salutato con calore dal pubblico. ''Siamo tornati sulle piazze e ci resteremo - ha detto Raffi - questa e' una strada che non ha ritorno''. Un punto di svolta che il Gran Maestro aveva motivato poco prima con la ''volonta' di uscire fuori per essere ancora
piu' societa'''. ''Vogliamo una 'massoneria del popolo' - ha aggiunto - che si confronti con le diverse realta' sociali, esprima valutazioni e proponga soluzioni''. E nel discorso alla piazza, Raffi ha mantenuto la sua promessa di volere diventare un interlocutore sociale visibile intervenendo sulla scuola e sul ruolo dello Stato.
Tra il pubblico anche Marco Pannella. ''Sono felicissimo di essere qui - ha detto - spero che queste occasioni si moltiplichino perche' l' anticlericale che sono
sempre stato occasioni del genere non le ha mai incontrate.
Spero di poter diventare massone anche io''.
Parlando dei programmi dell' organizzazione, Raffi ha aggiunto: ''Continueremo la nostra battaglia per la scuola pubblica perche' una scuola che non abitua alla convivenza tra diversi mina il tessuto sociale. La scuola deve essere il momento in cui si forma l'individuo che e' tale se sa criticare.
Dobbiamo creare generazioni di ribelli. La Massoneria e' minoranza ed e' solidale con tutte le minoranze, perche' Giordano Bruno muore tutti i giorni quando un disgraziato, per esempio, attende 19 anni per essere giustiziato''. Deciso anche il discorso sullo Stato. ''Lotteremo - ha concluso il Gran Maestro - per uno Stato che sia neutrale, che non faccia concordati o intese con altre religioni, ma si assicuri la
liberta' di religione e basta''.
GIORDANO BRUNO: MASSONI IN PIAZZA A ROMA CONTRO INTOLLERANZA
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 23.59
Roma, 24 giu. - Massoni in piazza a Roma contro l'intolleranza, nel 400esimo anniversario della morte sul rogo di Giordano Bruno. Dopo le polemiche sulla manifestazione in piazza Campo de' Fiori nell'anno del Giubileo, nella tarda
serata sono convenuti alcune centinaia di 'liberi muratori' con circa 500 stendardi delle logge italiane su invito del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani. Nel corso della manifestazione, preceduta da un convegno sulla figura di Giordano Bruno, e' stato anche ripetuto in maniera simbolica il rogo di 400 anni fa.
Nel corso dell'iniziativa ha preso la parola il Gran Maestro del GOI, Gustavo Raffi, il quale ha detto: "Siamo tornati nelle piazze e ci resteremo, per la difesa della liberta' contro l'intolleranza. Non fa parte della nostra storia la massoneria catacombale, siamo massoneria di popolo". Raffi ha sottolineato con vigore le questioni dei diritti di tutte le minoranze, del valore Stato laico, della battaglia per la scuola pubblica. "Questa sera - ha rilevato Raffi - abbiamo rialzato le bandiere laiche".
Presente alla manifestazione, alla testa di un gruppo di militanti radicali, anche Marco Pannella. "Sono felicissimo di poter partecipare a una iniziativa massonica - ha rilevato il leader radicale - mi ci sono voluti 50 anni per trovare l'occasione, ma oggi e' arrivata". Anche Pannella ha sottolineato l'importanza della ripresa di iniziativa dei laici in Italia.