(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Il controllo azionario della Rai, con
la messa in liquidazione dell' Iri, passera', in via
transitoria, direttamente al Tesoro. Questo, spiega il
sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita, e'
l'orientamento del governo, che non intende ''costruire una
struttura societaria ex novo in attesa del riassetto della Rai
contenuto nel ddl 1138''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - ''Si tratta di una linea - ha
affermato Vita - che abbiamo assunto insieme al ministero del
Tesoro. Come ha anticipato ieri il ministro Vincenzo Visco, si
tratta di immaginare una soluzione transitoria, vale a dire il
passaggio delle azioni Rai in mano all'Iri al Tesoro''. Il
capitale azionario della Rai e' oggi ripartito tra il 99,55%
controllato dall'Iri e lo 0,45% in mano alla Siae.
''Il pieno rispetto del Parlamento - ha spiegato ancora Vita
- vuole che sia quest'ultimo ad assumere l'orientamento
conclusivo sulla base del testo del ddl 1138 presentato dal
governo, ora all'esame del Senato. Un testo che prevede la
costituzione di una Fondazione dalla quale discende una holding
che dovra' garantire il controllo pubblico delle reti
generaliste della Rai''.
Secondo Vita, porre in via transitoria la Rai sotto il
controllo del Tesoro non comporta problemi rispetto alla
sentenza della Corte Costituzionale, che nel 1974 stabili' che
la tv pubblica doveva essere controllata dal Parlamento e non
dal governo. Da quella sentenza nacque la riforma Rai del 1975.
''Abbiamo sentito diversi pareri autorevoli - ha detto Vita - e
riteniamo che con la nostra impostazione non ci sia nessuna
lesione dei principi dettati dalla Corte Costituzionale''.
(ANSA).