Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 13.49Napoli, 28 giu. - Detenuti e agenti di polizia penitenziaria nel carcere napoletano di Poggioreale attendono le decisioni sull'indulto in una situazione di tranquillità', come riferisce la delegazione di esponenti radicali stamani in visita alla struttura; fuori dalla casa circondariale, pero', c'e' confusione di suoni e di iniziative. Da una parte il tavolo con i Radicali che incontrano la stampa in diretta su Radio Radicale, dall'altra i centri sociali che, con un impianto in prestito dallo Slai Cobas, urlano e fanno urlare ai parenti dei detenuti slogan contro la polizia penitenziaria e sullo Stato che gestisce
le carceri in maniera disumana.
"L'attenzione che c'e' sull'argomento - sottolinea Marco Cappato, coordinatore dei radicali ed
eurodeputato - ha sospeso ogni iniziativa di protesta a Poggioreale, peraltro limitata a battere domenica le sbarre con le pentole. Anche lo sciopero bianco degli agenti non si e' verificato, perché' la polizia penitenziaria di questo carcere e' la prima a rendersi conto che paralizzare la macchina
dall'interno e' solo pericoloso e controproducente". Ma la situazione a Poggioreale non e' certo delle piu' agevoli. La delegazione, giunta alla sua 35ma visita in una struttura di detenzione in pochi giorni, ha trovato 1970 presenze, detenuti letteralmente stipati in un carcere che al massimo puo'
"ospitarne" 1100, ma che ora ha anche un padiglione (il Milano, ndr.) chiuso, e quindi potrebbe avere solo 900 detenuti.
L'igiene e' precaria sia per la struttura delle celle (zona bagno e zona cucina sono l'una il
prolungamento dell'altra), sia perche' in uno spazio concepito per 2 o 4 persone sono intrappolati fino a 11 detenuti con brande a castello a tre livelli. "La disponibilità' di farmaci e' poca per l'inadeguatezza del fondo a disposizione dell'amministrazione", dichiara Fabrizio Starace, il medico che accompagnava i radicali. "Epatite cronica, Hiv con un'incidenza difficile da stabilire perche' molti rifiutano il test, parassitosi e tossicodipendenze richiederebbero per altri stanziamenti - prosegue - e si e' costretti ad andare contro legge e usare benzodiazepine e Valium anziche' farmaci
sostitutivi per contrastare la dipendenza da droghe".
AMNISTIA: RADICALI, NON SI ELUDA DIBATTITO PARLAMENTARE =
Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 14.02
Napoli, 28 giu. - "Il dibattito su una probabile misura di indulto deve essre Parlamentare, la gente deve sapere quali sono le condizioni dei carceri italiani". Lo chiede con fermezza Marco Cappato, coordinatore dei radicali ed eurodeputato eletto nella lista Bonino, in visita questa mattina nel carcere di Poggioreale con una delegazione di radicali. "Se credono di poter affrontare la questione nel chiuso delle riunioni di capipartito - continua Cappato - non arriveranno mai ad una conclusione". Il senatore radicale Piero Milio ha ricordato di essere stato il primo a depositare un mese fa due proposte , una di indulto per pene fino a tre anni "ma definitiva solo per chi nei futuri cinque non commetta altri reati", e una sulla liberazione anticipata e condizionale che renderebbe meno pesante il carico di lavoro dei tribunali di sorveglianza.