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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 13 luglio 2000
ONU: RUSSI VOGLIONO FAR ESPELLERE RADICALI

(da un lancio dell'agenzia AGI delle 16:21)

Bruxelles, 13 lug - Su richiesta della federazione russa, il Partito Radicale Transnazionale (PRT) potrebbe essere espulso dall'ONU entro la fine del mese. A lanciare pubblicamente l'allarme sono i due leaders Emma Bonino e Marco Pannella i quali assicurano di "non esser pronti ad accettare questo affronto senza battersi", e parlano di "un tentativo di mettere a tacere una voce che disturba e che ha fatto della difesa dei diritti dell'uomo una delle sue principali linee guida". Alla base della richiesta del rappresentante russo all'ONU, l'accusa al PRT di aver dato parola ad un'organizzazione terroristica cecena, di ricevere fondi dal traffico internazionale di stupefacenti. "Un documento da terza internazionale - spiega Pannella nel corso di una conferenza stampa nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles - ci accusano di tutto, anche di pedofilia". In realta', la loro colpa e' quella di aver ascoltato per cinque minuti nell'aprile scorso a Ginevra, in occasione della sessione della Commissione Diritti U

mani dell'ONU, Akhiad Idigov, Presidente della Commissione esteri del Parlamento ceceno. Il quale peraltro e' stato poi invitato anche dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d'Europa. "I rischi sono altissimi. Il nostro obiettivo - sono le parole di Emma Bonino - e' il rispetto delle procedure, il rinvio della decisione a gennaio", sventando cosi' il tentativo

russo di accelerare i tempi. Dal 1995, il PRT e' stato riconosciuto come Organizzazione Non Governativa (ONG) con status consultivo presso il Comitato Economico e Sociale (ECOSOC) dell'ONU. A fine giugno, il Comitato ONG dell'ECOSOC ha preso una prima decisione di sospendere per tre anni il PRT. Sara' l'Assemblea dell'ECOSOC a ratificare o respingere questa sanzione il prossimo 27 luglio. "Sarebbe gravissimo e ridicolo", commenta la Bonino. I vertici del PRT assicurano di aver avuto, oltre al sostegno del Governo italiano, quello particolarmente significativo di Francia, Germania e Stati Uniti. "Con questo status consultivo - ha sottolineato Marco Cappato - abbiamo condotto campagne contro la pena di morte o per il tribunale penale internazionale, il cui valore e' stato riconosciuto anche dal Segretario generale dell'ONU". Olivier Dupuis ha da parte sua osservato che una loro sospensione "rappresenterebbe un precedente grave per le ONG in quanto rimetterebbe in discussione il loro diritto di parola".

 
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