Caro Maori, siamo sicuri che l'ostacolo ad un possibile, come da te austicato, dialogo fecondo o addirittura accordo elettorale con i "verdi" sia rappresentato dalla loro vocazione gruppettare e di potere e/o dalla presenza di componenti più o meno filo comuniste, o non (anche), come io credo, dalla dissonanza profonda che dovrebbe esistere tra i radicali e loro (Francescato in testa) su temi di fondo e di prospettiva ben più importanti, quali ad esempio il governo della rivoluzione biotecnologica?
La politica dei "verdi" italiani (Francescato in testa) ed europei sul tema del progresso scientifico, della rivoluzione tecnologica e biotecnologica, dell'ingegneria genetica, etc. è a tal punto chiusa, miope, conservatrice, gretta, ideologica, strumentalmente antiamericana, anticapitalista, antiliberale ed antiliberista, che scava (o dovrebbe scavare) un fossato incolmabile tra loro e chi ritiene (e tra questi credo debbano essere a pieno titolo e con una loro visibile politica i radicali) che la Rivoluzione tec. e biotech. rappresenti, se governata con saggezza liberale e laica, una risorsa preziosa per il futuro del genere umano (si pensi solo, e non è una provocazione, alle nuove possibilità che la biotecnologia può offrire per affrontare e risolvere in modo non violento il problema della fame nel mondo e i problemi connessi di sviluppo dei paesi poveri e di immigrazione verso i paesi ricchi...)
Si parlerà anche di questo all'incontro tra la Lista Bonino e la Francescato??