quando scrivevo "se non ho sbagliato partito" intendevo che non ho bisogno di un partito a "partecipazione democratica" per avere il "riflesso radicale" su certi temi. Riflesso liberale, libertario e liberista...
Insomma, mi sento una pannelliana in linea anche se non vengono definiti programmi partitocratici, se non si vota su mozioni, se non ci si affanna dietro democraticismi di facciata.
Sul biotech non è difficile individuare il "nostro" riflesso: dibattito pubblico, autodeterminazione e cioè concreta possibilità di scegliere da parte del consumatore (concreta come etichette, ma concreta anche come "alfabetizzazione" su cosa è il biotech), controlli soprattutto dal basso (assai più efficaci del bollino blu dello Stato), nessun proibizionismo, competizione tra le norme, capacità di interpretare correttamente il concetto di rischio (insito in ogni attività umana), capacità di cogliere le opportunità e di "governare" politicamente la rivoluzione biotecnologica e la globalizzazione...
Non credo che abbiamo mai misurato le nostre posizioni in termini di "popolarità" o di consenso facile. Non mi preoccupa il fatto che i favorevoli "razionali" al biotech non scendano in piazza. Sono la maggioranza, basta fare domande diverse nei sondaggi pilotati e fasulli continuamente proposti dal verdismo...
Te ne faccio alcune io a te: preferisci ingurgitare insetticidi o mangiare verdure modificate geneticamente in modo da resistere ai parassiti? L'87% degli americani sceglie il biotech invece che la chimica. Quando andai a trovare il Dalai Lama in India 2 anni fa mi raccontò che era estremamente preoccupato perchè la Cina vendeva brevetti sulla straordinaria biodiversità tibetana: "E' il nostro petrolio...".
Si può battere l'AIDS solo con il biotech, interessa? Nonostante le campagne roboanti a favore della donazione di organi, la scarsezza è "strutturale" e anche nei paesi dove i donatori aumentano costantemente, il divario tra potenziali accettori e potenziali donatori aumenta del 20% ogni anno (per svariate ragioni che qui ometto). L'unica soluzione autentica è rappresentata dagli xenotrapianti (problematici) e dalla clonazione terapeutica (utilissima). Da noi sono vietati entrambi. Interessa?
Non so se ho risposto a parte dei tuoi rilievi, lo spero...
Comunque, non lasciarti influenzare troppo dalla propaganda facile di chi ha smarrito il senso dell'ambientalismo e ha bisogno di una "madre di tutte le battaglie" (che poi è un termine che porta sfiga) per vivacchiare politicamente. Noi abbiamo obiettivi politici un po' più presuntuosi...
con simpatia, cinzia