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Conferenza Rivoluzione liberale
Russo Dario - 16 luglio 2000
Cara cinzia
ti ringrazio per aver spiegato meglio le tue posizioni.

E' evidente che non sono ideologiche ma razionali.

Perduca prendi nota.

tu scrivi: "se non ho sbagliato partito" intendevo che non ho bisogno di un partito a "partecipazione democratica" per avere il "riflesso radicale" su certi temi. Riflesso liberale, libertario e liberista...

Insomma, mi sento una pannelliana in linea anche se non vengono definiti programmi partitocratici, se non si vota su mozioni, se non ci si affanna dietro democraticismi di facciata.

bisogna accordarsi, se com'e' ora non e' partitocratico allora lo e' stato fino alla chiusura del movimento club pannella.

il sentirsi radicale come riflesso lo capisco, ma mi sembra ormai sia una posizione di comodo per un organizzazione che lotta per ottenere una vera democrazia in italia.

Anche perche' il confronto non e' da intendersi assembleairistico ma volto a trovare soluzioni che 4 gatti possono non vedere.

se io devo presentare un rendiconto, una relazione , un consuntivo un bilancio, un budget della mia attivita' politica forse agiro' diversamente da come se invece sono l'unico responsabile e chi mi ama mi segue punto.

Sul biotech non è difficile individuare il "nostro" riflesso: dibattito pubblico, autodeterminazione e cioè concreta possibilità di scegliere da parte del consumatore (concreta come etichette, ma concreta anche come "alfabetizzazione" su cosa è il biotech), controlli soprattutto dal basso (assai più efficaci del bollino blu dello Stato), nessun proibizionismo, competizione tra le norme, capacità di interpretare correttamente il concetto di rischio (insito in ogni attività umana), capacità di cogliere le opportunità e di "governare" politicamente la rivoluzione biotecnologica e la globalizzazione...

su questo sono d'accordo.

e' difficile individuare il nostro riflesso.

proibizionismo ed antiproibizionismo:

mi sembra che qualcuno presenti il rischio che certi prodotti cannibalizzino altre culture e quindi la liberta' degli oggiemmisti si ritorce contro quelli che oggiemmisti non son voluti o non volevano esserlo.

Non credo che abbiamo mai misurato le nostre posizioni in termini di "popolarità" o di consenso facile.

Consenso facile no, ma non nascondiamoci che i grandi numeri farebbero piacere a tutti.

se no poi si citano le 11 mila persone che a staffetta hanno fatto il digiuno e quelli che son passati da piazza...e il numero di cose ...ecc ecc

e fuor di ipocrisia non e' che tanti e' brutto.

O no?

io mi limito a sottolineare come azioni non violente , unicamente destinate ai media o alle istituzioni, che non tocchino mai i sentimenti e le emozioni della gente comune ma siano usatte semprepiu' e solamente per opttenetre visibilita', possono diventare sterili.

Non mi preoccupa il fatto che i favorevoli "razionali" al biotech non scendano in piazza. Sono la maggioranza, basta fare domande diverse nei sondaggi pilotati e fasulli continuamente proposti dal verdismo...

Te ne faccio alcune io a te: preferisci ingurgitare insetticidi o mangiare verdure modificate geneticamente in modo da resistere ai parassiti?

Ma perche' glòi americani testano un farmaco con un follow up di 5 10 anni e io mi devo prestare a testare i loro prodotti , cosi' senza batter ciglio?

Si può battere l'AIDS solo con il biotech, interessa?

certo, perche' non sono ideologicamente contrario ma non appoggio tutto il progresso perche' tale lo si definisce.

Nonostante le campagne roboanti a favore della donazione di organi, la scarsezza è "strutturale" e anche nei paesi dove i donatori aumentano costantemente, il divario tra potenziali accettori e potenziali donatori aumenta del 20% ogni anno (per svariate ragioni che qui ometto). L'unica soluzione autentica è rappresentata dagli xenotrapianti (problematici) e dalla clonazione terapeutica (utilissima). Da noi sono vietati entrambi. Interessa?

non sono diventato un proibizionista, vorrei che queste tesi possano erssere esplicitate , e non provengano unicamente dai discorsi estemporanei di un pannella illuminato, vorrei leggerle, ragionarci, trovare di meglio.

siamo arrivati a punti nei quali se pannella diceva diritto all'abitazione piuttosto che diritto alla casa, la radio ci faceva gli special.

ma cosi' non si mette su un programma, si idolatra un uomo.

Non so se ho risposto a parte dei tuoi rilievi, lo spero...

certo e te ne ringrazio

Comunque, non lasciarti influenzare troppo dalla propaganda facile di chi ha smarrito il senso dell'ambientalismo e ha bisogno di una "madre di tutte le battaglie" (che poi è un termine che porta sfiga) per vivacchiare politicamente.

cerchero', ma mi faccio influenzare da chi mi sembra non avere solo certezze, ma anche dubbi e speranze, da chi mi sembra orientato verso la gente e meno verso le istituzioni,

un ultimo esempio:

ovunque in italia stanno sorgendo comitati spontanei contro l'elettrosmog.

sembra che esistano tecnologie meno dannose per i ripetitori ma che non vengono usate perche' economicamente non convenienti.

non lo so se e' vero, ma e' certo che se ci fosse una sede piu' ufficiale , si potrebbero proporre delle priorita' su cui cercare di convogliare degli sforzi.

ora non e' possible.

Noi abbiamo obiettivi politici un po' più presuntuosi...

uell'ultima parola rischia di scolpirsi nella pietra pero'.

con amicizia

dario

 
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