IL CONSIGLIERE REGIONALE RADICALE BRUNO MELLANO SCRIVE AL SINDACO DI ASTI, AGLI ASSESSORI REGIONALI CAVALLERA E COTTO, AL DOTTOR GIANCARLO CASELLI: BASTA CON IL GIOCO DELLO SCARICABARILE, IL CARCERE DI ASTI DEVE ESSERE FINALMENTE ALLACCIATO ALL'ACQUEDOTTO COMUNALE!
Bruno Mellano ha dichiarato:
"Ho visitato il mese scorso il carcere di Quarto d'Asti; la situazione complessiva che vi ho trovato è sicuramente migliore rispetto ad altre carceri piemontesi in cui sono stato; è, però, letteralmente scandaloso ed indegno di un Paese, di una Regione e di una Città civili lo stato delle cose rispetto al rifornimento di acqua potabile: i pozzi da cui finora si è attinto forniscono un'acqua troppo calcarea che ha danneggiato gli impianti ed è stata fonte di continue emergenze. L'allacciamento del carcere di Asti all'acquedotto comunale è, innanzitutto, necessario per assicurare a tutti coloro che là vivono (i detenuti, certo, ma anche gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori, i visitatori) un servizio elementare e fondamentale; costituirebbe, poi, un atto di grande valore simbolico, evidenziando la volontà del Comune di Asti di non considerare il carcere come un "mondo a parte", un ghetto innominabile, ma, invece, come parte della comunità.
Mi auguro che la consapevolezza dell'importanza di questo obiettivo porti al superamento del rimpallo di responsabilità che finora vi è stato fra le varie Istituzioni; chi vive ogni giorno nel carcere di Asti non merita simili scaricabarile.".
Torino, 19 luglio 2000