Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:
Roma, 20 luglio 2000-"Come in pochi avevamo previsto e denunciato - nell'ipocrisia generale - il pasticcio della nuova legge sulle Fondazioni rischia di essere sonoramente bocciato dalla Commissione Europea per violazione delle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato.
Non solo: la macchina fabbrica clientele delle Fondazioni, predisposta ad uso e consumo dell'Ulivo si sta trasformando, si veda l'agitazione leghista intorno alle nomine Cariplo, in un poderoso strumento di potere nelle mani del Polo, che la utilizzerà - legittimamente - al meglio. Alimentando la polemica sul conflitto di interessi del suo leader, le cui aziende non sono certo estranee ai farraginosi equilibri della finanza italiana.
Una cosa è chiara: chi ha ipocritamente difeso la Legge sulle Fondazioni, sostenendo che avrebbe consegnato nelle mani della "società civile" il patrimonio delle ex Casse di risparmio e affini, sapeva benissimo che il destino era quello attuale. I partiti non fanno altro che utilizzare il potere di nomina che, di fatto, la legge attribuisce loro. L'unica soluzione per impedire che le Fondazioni vengano bocciate dalla UE e diventino l'IRI del duemila era e resta la totale dismissione delle partecipazioni bancarie da parte delle Fondazioni. Non solo, visto che neppure la gestione con finalità no-profit dei proventi delle gestioni patrimoniali non potrà sfuggire agli appetiti politici - e agli strali della UE-, non resta che prevedere la liquidazione delle stesse fondazioni, con la destinazione dei proventi a beneficio dei cittadini contribuenti".