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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Antonio - 20 luglio 2000
Siamo tutti radicali. Ma questo è vero oltre lo slogan. Oltre un terzo dell'elettorato ha votato almeno una volta e per motivi diversi "Radicale" ed è pur vero che abbiamo conseguito di recente un 8,5 per cento, come è vero che una significativa quota dell'astensionismo può essere a noi accreditata. Non è perciò possibile cambiare i termini della nostra lotta politica nello scenario dato e decrepito che ci appare esalando gli ultimi colpi di coda.
Ora "la forza di un sogno", tra la disperazione, sembra inarrestabile poiché potente, suadente e subliminale; la forza della sempre più improbabile coalizione di centro-sinistra è cieca e confusamente si va componendo in uno squallore sempre più evidente.

Ciò non toglie che vadano ricercati quei possibili accordi elettorali che consentano di piazzare qualche nostro rappresentante nelle istituzioni camerali. Santa Grazia Francescato almeno non manca di intuistica, di matemagica, è a favore dell'externet del popolo globale ed è capace di concepire e-mozione: che dio la conservi ai Verdi e ci scampi e liberi da testoni come Paolo Cento e coglioncini annessi e connessi. Come pure ciò non toglie che tavoli politici possano essere aperti con i Ds ed altri, anche a "destra".

Ma quello che bisognerà assicurare alla nostra storia è la possibilità di presentarci all'elettorato tra qualche tempo affinché ci riconosca e si riconosca senza il rischio di confonderci tra cinquanta partiti accomunandoci a De Michelis e Boselli.

Il Partito Radicale è la vera Forza del sogno di rinascita per questa Italia, "povera patria" e "fogna a cielo aperto", proposta infame di equilibrio e praticabilità di una civiltà contemporanea.

Il Partito Radicale, il tutto e il nulla, al servizio di scenari futuri finalmente compiuti di democrazia e giustizia.

Mi rifiuto di immaginare che si possano comprendere posizioni miserrime al cospetto delle possibilità di rivoluzione liberale e per gli Stati Uniti d'Europa prefigurate e non certamente sconfitte dalla storia.

 
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