Farei notare che tali interferenze in teoria potrebbero essere colpa di qualunque congegno elettrico, anche di quelli indispensabili al funzionamento della totalità degli stessi mezzi di trasporto! Non parliamo poi dei veicoli che dall'elettricità dipendono addirittura per la trazione, e che peraltro sono tanto cari ai verdi: filocorriere, metropolitane, treni elettrici, automobili elettriche...
Per colmo di sventura potrebbe poi capitare di viaggiare vicino a qualche giovane intento ad ascoltare nastri musicali o minidischi da lettore portatile, anch' esso elettrico e dunque potenzialmente interferente....E a casa , il farsi la barba con il rasoio elettrico... Insomma, è evidente che l'elenco sarebbe lungo e noioso.
Il problema delle possibili interferenze tra apparecchi elettrici di natura diversa è in realtà affrontabile a livello tecnologico. Per apparecchi vitali come i regolatori di ritmo cardiaco, per esempio, è evidente che un'ottima schermatura radioelettrica è imposta dalla normalità quotidiana del paziente, anche a prescindere dai telefonini; del resto esistono già modelli schermati abbastanza da non subire interferenze.
Quindi, secondo me, in proposito il potere pubblico al massimo può imporre e controllare che i regolatori di ritmo cardiaco siano schermati abbastanza da consentire ai pazienti la vita più normale possibile, compreso l' uso del telefonino, perché no?
Trovo invece rischioso il divieto di comunicazioni tra i passeggeri nei mezzi di trasporto e il mondo circostante. Infatti questa libertà può rivelarsi risolutiva in casi d'emergenza, come malori o reati. Mi sembra insufficiente che la richiesta d'intervento esterno sia consentita al solo personale di servizio. In corriera, per esempio, l'autista potrebbe non esserne sempre in grado, nel caso fosse proprio lui la vittima. Oppure, in treno: non può esserci un ferroviere per ogni scompartimento...