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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 21 luglio 2000
ONU: SI PREPARA "PER CONSENSUS" LA CACCIATA DEL PARTITO RADICALE. CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO DI OPPORVISI FORMALMENTE OGGI STESSO.

Roma, 21 Luglio 2000. Nella riunione del Comitato per le Organizzazioni Non Governative con status consultivo presso l'ONU, che si terrà oggi a New York, ci si prepara ad approvare "per consensus" il rapporto del Comitato sull'attività delle ONG, che sarà poi trasmesso all'ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale) per essere iscritto all'ordine del giorno dell'assemblea dell'Ecosoc del 27 LUGLIO. Il rapporto del Comitato ONG prevede tra le altre cose la cacciata del Partito Radicale Transnazionale dall'ONU per tre anni.

Ci si prepara dunque a ratificare, senza alcuna opposizione formale né dell'Italia né dei Paesi membri dell'Unione Europea e delle altre democrazie, la strategia - innanzitutto russa e cubana, ma sostenuta tacitamente da dittature e regimi totalitari di ogni tipo - volta ad offendere e negare la libertà di espressione in seno alle Nazioni Unite, in violazione di ogni procedura interna.

La misura di cosidetto compromesso, verso cui pare si dirigano i membri dell'ECOSOC, compresa l'Italia, è quella di rimandare la decisione definitiva, a patto però che le facoltà del PRT all'interno dell'ONU siano immediatamente sospese, fino a che una decisione definitiva (per la quale non vi sarebbe una scadenza ultimativa) non sia stata assunta.

L'adozione di questo cosiddetto compromesso significherebbe che l'insieme dei paesi del Comitato delle ONG prima e dell'Assemblea dell'Ecosoc poi, farebbero propri i capi di imputazioni della Federazione russa, senza che sia stato consentito al PRT di contestare formalmente tali imputazioni e senza che alcun elemento probatorio sia mai stato addotto, né rispetto alla qualifica di "terrorista" del membro del PRT Idigov (Pres. Comm. Esteri del Parlamento ceceno) né rispetto ai presunti finanziamenti del PRT da parte di organizzazioni del narcotraffico.

Nel rispondere oggi alle interrogazioni sul caso, il Governo italiano, nella persona del Sottesegretario Serri, ha ribadito che l'Italia è attivamente impegnata contro l'espulsione del PRT dall'ONU. E' vero, e ne diamo volentieri atto al Governo. E' bene però essere chiari. Da oggi, dalla riunione di oggi pomeriggio in poi, quello che serve è l'opposizione formale in sede ONU dell'Italia, da comunicarsi in modo formale, per iscritto e negli interventi da parte del Governo ai suoi massimi livelli politici e diplomatici, con l'invito esplicito a tutti gli Stati membri di respingere anche formalmente il colpo di mano in atto. Il compromesso che si profila, che vede dunque il PRT cacciato già dal 27 luglio, rappresenterebbe in realtà una resa incondizionata ad una operazione che volta a cancellare non solo i diritti del PRT e la libertà di espressione di tutte le ONG, ma le stesse regole e la credibilità delle Nazioni Unite.

 
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