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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Antonio - 21 luglio 2000
Se Martelli - "d'accordo con i radicali su quasi tutto" (che ringrazia di esistere) - tira dentro col Polo così come l'alto dirigente del Cnr - socialista amico di Del Turco alle Finanze, con Intini al Governo e Amato alla Presidenza del Consiglio - va con Forza Italia, allora il regime che controlla »quel famoso pacchetto di voti si va già posizionando dove porta il vento.
Ma Martelli rimproverava ai Radicali di stare a destra "e non dall'unica parte giusta che è a sinistra".

Domanda: Ma quand'è che i Radicali (che pagano politicamente oggi sol perché hanno dato l'impressione di essere con l'uno e con altro, anziché ben distintamente contro l'uno e l'altro, e un tantino pure - a quel punto - anche per non aver voluto celebrare i referendum congiuntamente alle elezioni regionali) ricominciano a trattare (e a ben discernere) taluni cosiddetti politici come tal sono, buffoni?

Forse il ceto politico radicale non esiste e l'animo stesso del radicale si è un po' perso per strada. Il movimento non è riuscito a coinvolgere e comprendere quelle forze che auspicabilmente avrebbero trainato e avverato »quella rivoluzione . Forse, nei momenti cruciali, la gente aveva bisogno di figure più calde e tradizionali, mature e con un passato di posizioni rigorose che non fossero solo Pannella e Bonino o gli scomparsi Sciascia e Pasolini, nè figure sovraesposte come lo splendido caustico Capezzone (ovvero il peggior Pannella nel miglior rendimento che da' un Capezzone dimezzato) o il troppo giovane e insipiente Cappato (il miglior lato caratteriale di Pannella offerto da un Cappato annullato), per tacer di improbabili altri che si rivolgono alla gente per nome e per conto - nientepopodimeno che - del radicalismo e della rivoluzione liberale e per gli Stati Uniti d'Europa.

Mi brucia tutto, quando sento proporre in ambito radicale "una nuova classe dirigente" giovane e che ha dimostrato........Io, conoscendo anche la formazione, l'appoggerei subito, ma è un'altra cosa: Radicali, nel senso onnicomprensivo di scelte e pot-pourri di libertà civili e individuali.

Il futuro si costruisce con la memoria. Specialmente quando la gente (non vi piace il termine eh?!) ha sempre più bisogno di diritto e di accesso e qualcuno nella recente storia ha sempre parlato e operato per questo.

P.S.: Il riferimento a Cappato è sincero, pulito ed assolutamente non astioso, nonché presunto punto di vista della "gente" (così come quello a Capezzone).

Sono orgoglioso di aver contribuito nel movimento affinché si formasse una così bella figura umana e politica di radicale.

 
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