Dichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 22 luglio - "Il primo assalto del potente fronte che alle Nazioni Unite sta lavorando per l'espulsione del Partito Radicale Transnazionale è stato respinto. La riunione del Comitato per le ONG è stata sospesa di fronte alle ineccepibili obiezioni formali di quegli Stati - tra cui l'Italia - che hanno sottolineato l'indeterminatezza delle imputazioni a carico dei radicali e la patente violazione delle regole di procedura.
La questione è però solo rinviata, ed è anzi immaginabile che la alleanza dei regimi antidemocratici e dei nemici della libertà di espressione possa ribaltare il risultato nella riunione straordinaria che è stata chiesta per lunedì o martedì, trasmettendo quindi la proposta di espulsione alla riunione di giovedì 27 luglio dell'ECOSOC (il Consiglio Economico e Sociale) dell'ONU.
Dopo la risposta in Senato del sottosegretario agli Esteri Rino Serri e la sottoscrizione di tutti i capigruppo del Parlamento italiano di un appello a favore del PR, ci attendiamo un pronunciamento del Presidente del Consiglio Giuliano Amato. All'efficace azione diplomatica della nostra rappresentanza all'ONU occorre ora affiancare l'impegno del più alto rappresentante del Governo - sia negli incontri internazionali in corso in queste ore e giorni, sia di fronte all'opinione pubblica - per respingere le inverosimili e diffamanti accuse che hanno portato alla richiesta di espulsione del Partito Radicale Transnazionale".