"hai figli?" e' una domanda spontanea ed ovvia sulla bocca di un genitore il cui figlio sia stato vittima di qualcosa.
Nella discussione politica, come sai, non ha molto senso. Immagina estenderne l'uso, che massacro.
Risposta
le parole, Antonio, hanno un senso in relazione a dove sei, cosa dici, come sono costruite in una frase e all'enfasi che gli dai. Esiste un vocabolario che grossomodo le contiene tutte, ed io preferisco usare lo stesso vocabolario in tutti i contesti, per farmi capire da chiunque in qualunque luogo. E lo stesso valga per i sentimenti, le sensazioni: uso gli stessi parametri in tutti i contesti, perche' non credo che esista diritto al di fuori della legge: quando c'e' e lo chiamano cosi', e' solo potere del piu' forte.
Quindi il richiamo all'amore anche in campo giuridico e civico, non mi e' estraneo, ma pregnante.
Altri hanno, come ufficialmente in questa conferenza, il vocabolario della politica, disgiunto dal resto di se stessi (l'intercedere di G.Torri ne e' drammatico e tragico esempio, di cio' che "siamo" stati in grado di creare e far maturare ..... sperando che questa polivalenza ce l'abbia, perche' se e' unico a quel modo ........ ).
ciao