Roma, 25 luglio 2000- "Ho firmato per un principio elementare di democrazia". A dirlo, dai microfoni di Radio Radicale, è il sen. Antonio Di Pietro che ha sottoscritto l'appello contro la cacciata del Partito Radicale dall'Onu.
"Da che pulpito viene la predica -dice il senatore del Mugello- dalla Russia. Questo vizio di chiudere la bocca da parte dell'establishment russo è un vizio che va avanti ormai da decine e decine di anni, a momenti è un secolo, e ci ha rotto le scatole a tutti. Principio basilare delle democrazia è che ognuno possa dire ed esprimere le proprie idee, salvo poi convincere o non convincere. E qual è l'accusa contro i radicali? L'aver dato la parola ad un governate dissenziente ceceno. La Russia lo potrà considerare anche un terrorista ma probabilmente per il popolo ceceno, che tutti i giorni viene bombardato e fatto morire di fame, terroristi sono considerati i Russi.
Decidere a priori da che parte sta la ragione rispetto ad un conflitto così devastante è una questione molto delicata ma proprio perché vi è questo conflitto non si può accettare che in sede Onu, organismo chiamato a dirimere i conflitti e quindi tenuto a sentire tutte le voci, comprese quelle di chi non la pensa come mamma Russia, queste stesse voci vengano messe a tacere, mi sembra che in questa occasione la Russia abbia dimostrato di avere la coda di paglia sulla questione cecena".