Il Viceministro degli Esteri risponde ad una interrogazione di un deputato della DumaRoma, 28 luglio 2000 - Il Viceministro degli Esteri russo E. Gusarov ha inviato il 20 luglio scorso la risposta alla interrogazione del deputato della Duma Sergej Aleksandrovic Popov sulla richiesta della Federazione di espulsione del Partito Radicale Transnazionale dall'ONU.
Il segretario del PR Olivier Dupuis, deputato europeo della Lista Bonino, ne ha dato lettura nel corso dell'assise radicale in corso a Roma (Hotel Ergife via Aurelia, 619). Vi proponiamo di seguito il testo integrale:
Stimato Sergej Aleksandrovic,
in riferimento al suo appello al Ministero degli Esteri della Federazione Russa, del 15 luglio 2000, vorrei comunicarLe quanto segue.
Il 15 maggio scorso alla sessione del Comitato dell'ONU per le Organizzazioni Non Governative la delegazione russa la presentato la sua protesta contro un'organizzazione politica con lo statuto generale consultivo presso l'ECOSOC - il Partito Radicale Transnazionale (TRP).
In sostanza, le nostre richieste possono essere formulate in tre punti.
Lo scorso aprile, alla 56-esima sessione del Comitato dell'ONU per i diritti umani, un certo Akhyad Idigov e' piu' volte intervenuto a nome del TRP. Definendosi "un rappresentate del Presidente ceceno in Europa e presso l'ONU", Idigov ha apertamente parteggiato per la separazione della Repubblica Cecena dalla Federazione Russa. Nonostante i numerosi avvertimenti che chiamavano a rispettare le regole per la distribuzione dei materiali delle Organizzazioni Non Governative alle sedute degli organi della Commissione, Akhyad Idigov ha distribuito tra i partecipanti alla sessione della Commissione la cosiddetta "Edizione straordinaria della rappresentanza della Repubblica Cecenia Ickeria presso le organizzazioni internazionali". In particolare questa Edizione comunica che se si prendessero misure di pressione politica sulla Russia, A. Maskhadov (Presidente ceceno ndr) sarebbe disposto a fare dei passi verso la "liberazione degli ostaggi".
Secondo noi, tale attivita' del TRP presso l'ONU contraddice gli obiettivi e i principi dello Statuto dell'ONU e, prima di tutto, viola le condizioni dei rapporti consultivi tra le organizzazioni non-governative e l'ECOSOC.
In maniera aggressiva il TRP lotta per la legalizzazione delle droghe e partecipa alla loro distribuzione illegale. I leader e gli iscritti al TRP sono stati piu' volte arrestati e processati per simili reati (ad esempio, in Italia e negli USA). E' sintomatico lo slogan che uno puo' trovare al web-site del TRP (www.radicalparty.org): "Il proibizionismo e' un crimine". In fondo vuol dire che tutti gli stati (che sono la maggioranza nell'ONU, inclusa la Russia) che per proteggere la salute e il benessere dei loro cittadini proibiscono le droghe, sono criminali. Bisogna sottolineare che, secondo le convenzioni internazionali contro le droghe, la lotta contro la distribuzione illegale delle sostanze stupefacenti e' un'"obbligo collettivo di tutti gli stati e per raggiungere questo obiettivo bisogna coordinare gli sforzi nell'ambito della cooperazione internazionale".
E, per concludere, un'ultimo fatto. Attualmente sia al livello internazionale che a quello regionale si prendono delle serie misure per fermare la distribuzione della pornografia infantile e la prostituzione via Internet. In risposta a queste misure il Partito Radicale Transnazionale ha lanciato una grande campagna contro "le misure odiose, repressive e inutili" che hanno l'obiettivo di fermare la pedofilia nell'Internet.
Da quanto sopra, in conformita' al Capitolo VIII della risoluzione dell'ECOSOC 1996/31, la delegazione russa ha proposto ai membri del Comitato per le Organizzazioni Non Governative di raccomandare all'ECOSOS di privare il TRP del suo statuto consultivo presso l'ECOSOC. Altri paesi, tra cui la Cina, l'Algeria, la Cuba, l'India, la Bolivia, la Colombia, l' Etiopia, il Sudan, la Tunisia ed altri, hanno sostenuto la nostra iniziativa. (Ricordiamo che il Comitato conta 18 membri). Allo stesso tempo, seguendo la linea della cooperazione costruttiva nell'ambito del Comitato, siamo scesi al compromesso con gli atri membri del Comitato e non abbiamo insistito sul voto; con il consenso generale e' stata presa la decisione di sospendere per tre anni lo statuto consultivo del Partito Radicale Transnazionale presso l'ECOSOC. Questa decisione e' stata presa il 23 giugno scorso. Dunque, non si tratta "dell'espulsione del TRP dall' ONU", ma "della sospensione temporanea dei suoi rapporti consultivi con l'ECOSOC".