DA PANNELLA SEMPRE INEZIANDO E DIVAGANDO (FORSE RADICALMENTE) NR. 3
Roma, 31 luglio 2000
Per decenni, ormai, il Partito Radicale e Radio Radicale hanno costituito e funzionato come "comunità terapeutica aperta" dimostrando, anche lì spesso il valore terapeutico e ascetico del metodo socratico, nonviolento, dialogico, maieutico-conoscitivo, drammatico tanto nella dimensione sociale che in quella individuale. Partito e R.R., con Assemblee e Congressi, con "radio bestemmia o parolaccia" (oltre un milione di "messaggi") con la stagione dei "fili diretti" nazionali e regionali, politici ed elettorali.
Abbiamo costruito, cioè, una interattività di un mezzo che di per se non lo era; per necessità politica nonviolenta, liberale, democratica.
Come sarebbe stato prevedibilissimo, "Internet" costituisce con una progressione esponenziale la stessa realtà e funzione. Sono certo che da tempo psichiatri e psicologi, psicanalisti o no che siano, stanno misurandosi con la inevitabile "rivoluzione" anche diagnostica e terapeutica dei campi di loro cultura. Auguri davvero sinceri di buon lavoro e di buona fortuna.
Da un anno ho cominciato molto sporadicamente a tenermi informato sui connotati che andavano assumendo i vari "forum" e "conferenze" radicali di "Agorà", attraverso selezioni di stampa cartacea. Chi le conosce e frequenta può immaginare se mi siano o no tornati in mente i primi anni e lustri di fili diretti di RR, anche quando, per motivi i più svariati, RR si trovava "chiusa" in ascolti quantitativamente (e non solo) pressoché inesistenti, con rischio patente che gli aspetti di "comunità terapeutica" per pochi e di pochi, somigliassero sempre più alla malattia piuttosto che al suo superamento, al suo "farne tesoro" convertendola in liberazione e salute.
Ne ho tratto subito la conferma della spessa esistenza di "voci" che creano, "impongono" sordità, mutismo, desertificazione, autismi, silenzi .... e fine delle trasmissioni, del trasmittente e del ricevente in quanto tale. Dovremo - subito - credo operare di conseguenza.
Marco Pannella
(e-mail: a.damadei@ agora.it)