Dichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 5 agosto 2000 - "La vicenda della signora Patrizia , lasciata sola ad abortire un feto malformato, da medici obiettori di coscienza dell'ospedale Foncello di Treviso, è di inaudita gravità. Se la ricostruzione degli eventi è quella fornita oggi da diversi quotidiani emergono responsabilità che devono essere individuate e colpite. Non si possono aggirare le leggi dello Stato, non si può abbandonare una donna alle proprie sofferenze umiliandola.
Una campagna contro la legge 194 - che noi radicali abbiamo sempre contestato, per l'impedimento alle strutture private di praticare interruzioni di gravidanza - dai tratti oscurantisti, soprattutto alimentata dalla destra, rischia di rendere i fatti di Treviso meno infrequenti. Non consentiremo che vengano messe in discussione fondamentali conquiste civili mentre occorre al più presto ottenerne di nuove, come ad esempio adottare la cosiddetta pillola del giorno dopo, che vede l'Italia in grave e incomprensibile ritardo".