Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 29 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Marco - 7 agosto 2000
Confesso di essere il suggeritore del comunicato sulla questione incendi. Quanto alle spiegazioni penso che provvedimenti come quelli varati dall'ultimo Consiglio dei Ministri sono frutto di una cultura della conservazione dell'ambiente ipocrita ed impotente. Ipocrita perché affida ai proprietari che non hanno alcun interesse alla tutela la conservazione di un bene, dal quale non ricevono alcun beneficio; impotente perché come dimostrano i dati delle associazioni ambientaliste sono enormi le parti del nostro territorio che vengono distrutte dagli incendi o dall'abusivismo; questo non può essere certo imputato a null'altro se non a questo tipo di politiche. Per verificare la fondatezza della lettura fatta sulla spirale speculativa che le politiche dell'ambiente generano può essere utile rileggere, attraverso le carte, le vicende dell'abusivismo, la faccia molto spesso complementare al fenomeno degli incendi. In Italia le prime aree aggredite dall'abusivismo sono state quelle sottoposte a vincolo idrogeologico
, uno dei primi ad essere codificato dal legislatore, poi le aree destinate a servizi dei piani regolatori adeguati alla legge Ponte, ora ad essere particolarmente colpite - limitando lo sguardo al territorio comunale di Roma - sono i parchi perimetrati all'interno della città, istituiti e regolati con la stessa legge con cui funzionano il Parco Nazionale dell'Abruzzo o quello dello Stelvio. La logica è sempre la stessa e l'ingiustizia che alimenta l'illegalità e la distruzione del nostro patrimonio è ancora più grave perché ci sono proprietari di aree collocate all'interno della città che subiscono un trattamento doppiamente discriminatorio: non vengono privati soltanto dei diritti edificatori ma viene negato loro il diritto all'indennizzo dal momento che il vincolo delle aree collocate all'interno dei parchi nazionali è di tipo ricognitivo e non espropriativo. Dentro la città di Roma troviamo quindi cittadini di tre categorie: quelli che possono trasformare la proprietà, quelli che non possono farlo ma che

verranno espropriati, ed infine quelli che non possono farlo e che non verranno nemmeno espropriati (e quindi indennizzati). Sono questi i dati strutturali che alimentano la pratica dell'abusivismo e della distruzione sistematica ed irrazionale del territorio romano e non solo.

Per porsi in maniera credibile il problema dell'ambiente e del nostro patrimonio non si possono eludere questi nodi e trovare una risposta adeguata al problema. Le risposte in parte sono state gia elaborate e quelle più efficaci sono quelle che hanno messo al centro la responsabilità del proprietario del bene. Non ci sono solo quelle "libertarian" ma anche la teoria patrimoniale dell'ambiente elaborata in Francia che è alla base della conservazione e gestione del patrimonio forestale francese.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail