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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Angiolo - 10 agosto 2000
Abbastanza valida la tua definizione della differenza tra la Gioconda e la città (complesso di architettura, urbanistica, etc.) Si potrebbe approfondire, p. es., quella tua affermazione del valore "economico" della Gioconda che attira turisti e quindi soldi, etc. A me fa venire i brividi e non setimentalmente, ma sul piano del rigore logico e della riflessione filosofica e metodologica. Ma ci vorrebbe altro che questa Conf. per approfondire. Per quel che riguarda l'interesse della città, in quanto "oggetto d'uso" etc. il problema è: "chi valuta l'interesse?" Il libertarian dice "il singolo", etc. Il liberale classico" e anche il libertario classico dice, la collettività, cioè, in definitiva lo Stato in quanto ha organi legittimati a farlo: legitimati dall'investitura democratica, no? E anche dalla funzione burocratica, che è suo braccio necessario. In questa veste, lo Stato ha diversi gradini di valutazione dell'interesse. Per esempio, può stabilire che "alcuni" debbano pagare un interesse più alto di altri,
non pareggiato da un semplice travaso equilibrante di do ut des, di "compensazioni, ecc. P. es. lo Stato può decidere l'esproprio per uso pubblico, per costruire, p. es. una ferrovia. Coloro che vengono espropriati, che fanno? Ilibertarians? etc.

Ma c'è tempo per approfondire..., grazie a Marco.

 
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