SI' ALLA LEGALIZZAZIONE Non ci uniamo al coro di chi apprezza - Sindaco Renato Locchi in testa -
la decisione imboccata dalle questure di Perugia e di Trieste di
ipotizzare il reato di ''agevolazione dolosa'' per i clienti delle
prostitute perché sul piano pratico significa fare poco o nulla per
combattere il fenomeno della schiavitù delle prostitute.
C'è da rimanere sorpresi del fatto che dopo 42 anni dall'approvazione
della Legge Merlin solo adesso si scopre la possibilità di
interpretazione restrittiva della legge a dimostrazione che la stessa
legge è alquanto superata.
Di fronte alla forte domanda di sesso mercenario è inimmaginabile
pensare che si possa stroncare il fenomeno della prostituzione per
strada. Occorre invece stroncare alla radice il fenomeno dello
sfruttamento, colpendo le organizzazioni criminali che lo gestiscono. Ma
di fronte alle difficoltà che questo comporta di fronte al quadro
normativo esistente e' piu' facile andare per strada e arrestare il
cliente, ma risulta evidente che cosi' non si risolve il problema.
Con questi provvedimenti, di fatto, lo Stato getta la spugna della lotta
al racket e allo sfruttamento della prostituzione, della persecuzione
dei trafficanti schiavisti per concentrarsi sui clienti, divenuti per la
legge criminali. Le sanzioni penali pero' danneggiano soprattutto i
soggetti piu' deboli, gia' vittime della violenza o del bisogno.
L'unica via praticabile è' quella di legalizzare la prostituzione,
individuando nelle citta' apposite aree dove il libero esercizio del
sesso a pagamento possa svolgersi senza arrecare fastidi o problemi di
ordine pubblico.
Andrea Maori
Consigliere Verdi
I Circoscrizione di Perugia