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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Marco - 11 agosto 2000
La tua domanda merita una osservazione preliminare: non siamo in una fase in cui la priorità delle nostre amministrazioni pubbliche è costruire strade e ferrovie, queste piuttosto hanno il compito di gestire, riqualificare e rinnovare quello che c'è gia. E' quindi più utile avere amministrazioni capaci di valutare e di scegliere tra le diverse offerte in competizione tra loro piuttosto che avere strumenti legislativi, normativi e burocrazie adatte a risolvere problemi che non si presentano con frequenza come costruire una strada o realizzare un insediamento di Edilizie Economica e Popolare. Una impostazione autoritativa, di questo tipo, tutta giocata sulla capacità espropriativa del soggetto pubblico mal si adatta ad una fase come questa in cui le città devono riuscire a vincere la concorrenza di posizione nella rete puntando alla ottimizzazione delle proprie infostrutture, e cioè ai loro sistemi di gestione delle risorse.
E a proposito della capacità del soggetto pubblico di "valutare l'interesse" in relazione alla localizzazione delle risorse non è inutile prendere in considerazione il fatto che le case costruite grazie alle leggi speciali per l'edilizia residenziale pubblica su terreni espropriati con un indennità pari al valore agricolo del suolo (e cioè due lire) sono ora vendute agli attuali "affittuari" a condizioni molto vantaggiose alla faccia dei diritti dei proprietari espropriati anni fa. Forse non solo un libertarian può considerare questa una dimostrazione del fallimento del ruolo dello stato come operatore nel mercato dell'edilizia e della trasformazione e gestione urbana.

 
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