Confronto a Radio Radicale sulle strategie di Confindustria
Roma 21 agosto 2000
Serrato confronto questa mattina a Radio Radicale su Confindustria e sulle strategie dell'attuale presidente Antonio D'Amato con Marco Pannella, Mario Carraro, il giornalista economico Enrico Cisnetto e il presidente dei piccoli imprenditori Francesco Bellotti. Carraro nei giorni scorsi aveva polemizzato con l'attuale assetto burocratico della organizzazione degli imprenditori sottolineandone in particolare i costi di funzionamento, circa 600 miliardi, e i ritardi nella iniziativa di D'Amato.
Pannella rimproverando a Carraro il suo sostegno nel Nord Est al centro sinistra ha criticato duramente la Confindustria per aver contribuito, di fatto, all'affossamento dei referendum liberisti promossi dai radicali "l'unico contributo della Confindustria - ha affermato - stata una inserzione pubblicitaria sul Sole 24 ore, a pochi giorni dal voto, per un totale di 54 milioni. Negli ultimi cinque anni alle nostre iniziative sempre stata opposta dai vertici confindustriali la necessità di non rompere con il sindacato." Pannella ha comunque respinto gli attacchi di Carraro alla nuova gestione di Confindustria ravvisando una possibile discontinuità con le tradizioni filo establishment e filo governative in particolare degli ex presidenti Fossa e Abete.
Per Pannella "Polo e Ulivo sono due articolazioni del medesimo blocco di potere cinquantennale che domina il paese, una riedizione della finta contrapposizione Dc-Pci."
Per il leader radicale "Il problema italiano e` avere la certezza che nel prossimo Parlamento vi siano folti gruppi parlamentari radicali dalle consolidate convinzioni liberiste." Per questo si e` domandato se gli imprenditori possono essere indifferenti a questa esigenza per raggiungere obiettivi che, almeno a parole, i dirigenti confindustriali mostrano di voler perseguire.