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Conferenza Rivoluzione liberale
Party Radical - 23 agosto 2000
Qui qualcuno dovrebbe darsi una calmata

dalla rubrica "lettere" su Libero del 23.08.2000

Lettera di Dimitri Buffa

Caro Feltri,

l'estate è una stagione "borderline" in cui la follia, anche e soprattutto quella pedofila (ma pure quella dei politici non scherza) esce dalle teste e si sviluppa in tutta la sua "geometrica potenza".

Ora io capisco che quando avvengono due orrendi delitti a distanza di poche ore l'uno dall'altro la gente si incazzi e urli, com'è logico, la propria rabbia. Ma da qui a pubblicare un elenco di relatori al convegno "Internet e Pedofilia" come se essi stessi fossero pedofili e non solo persone che, come Iuri Maria Prado, hanno un approccio meno isterico di quello della Pivetti sul problema, ce ne corre. E, a proposito della Irene nazionale, mi preme ricordarle che se veramente la morte è la punizione che lei auspica per i pedofili (volontaria o come eutanasia di Stato) si prepari allora a pregare per le anime di molti dei suoi cari amici preti, uno dei quali, il povero Don Govoni, si è suicidato solo un paio di mesi fa perché ingiustamente accusato e condannato proprio per pedofilia e satanismo. Quella era un'innocente vittima di questa campagna folle di isterismo mascherato da crociata. Poi ci sono anche i preti colpevoli, dichiarati e confessi, quelli che costano alle loro congregazioni religiose, come gli

Irish christian brothers, tanto per non fare nomi (gli stessi che gestivano persino un noto liceo di Roma), condanne miliardarie inflitte dalla giustizia americana che da tempo preferisce colpire il pedofilo sul portafoglio piuttosto che sulle palle, come vorrebbe Alessandra Mussolini.

Sempre su Internet esiste addirittura un'associazione di vittime degli abusi di religiosi in America che si chiama S.O.S.S.A.; Survivors of sexual and spiritual abuse (c'è bisogno della traduzione?) che riunisce appunto i sopravvissuti alla sodomia pedofila nelle scuole cattoliche di America.

Ne fanno parte soprattutto poveri orfani, magari di colore, cioè quei ceti più deboli preda di educatori con pochi scrupoli e molta libidine perversa, a quanto pare. E tra le lamentele di queste vittime c'è soprattutto il fatto che questi educatori religiosi, dopo averli violentati, li fanno sentire in colpa per evitare che costoro si rivolgano alla polizia. Tutto ciò per consigliare prudenza e coerenza, perché se è vero come è vero che la maggior parte di questi abusi su minori avviene soprattutto a) in famiglia, b) in parrocchia o nelle scuole applicando alla lettera i rimedi della Mussolini e della Pivetti, cioè due rappresentanti della cosiddetta "lobby delle pazze", come la chiamava giustamente l'amico Vittorio Sgarbi, commentando quella famigerata legge sugli abusi sui minori, piena di lacune e paradossi nata su un'ondata emotiva analoga a quella odierna, rischiamo di vedere mutare la realtà sociale del nostro Paese in maniera veramente poco auspicabile.

Padri e sacerdoti eunuchi o, a scelta, suicidi o impiccati sulle pubbliche piazze.

A Bruxelles intanto non si riesce a fare il processo a Dutroux, il mostro di Marcinelle, perché si ha paura che tiri in ballo il re del Belgio per quel giro di pedofili violenti che usavano i bambini per cacciarli come volpi nelle campagne locali. Uno scandalo tirato invece fuori dall'eurodeputato radicale Olivier Dupuis, che oggi invece finisce nella lista degli amici dei pedofili

 
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