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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Andrea - 24 agosto 2000
CROCIATA ANTIPROSTITUZIONEö A PERUGIA E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY: ESPOSTO AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI STEFANO RODOTAÆ FORZATURE GIURIDICHE LE INIZIATIVE DELLA QUESTURA DI PERUGIA

Comunicato di Andrea Maori, cons. Verdi I Circoscrizione e di

Tommaso Ciacca, coordinatore di radicali umbri

Perugia, 21 agosto 2000

Questa mattina abbiamo inviato al Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Stefano Rodotà, una richiesta di accertamento di

eventuali violazioni della privacy da parte della Questura di Perugia nellÆallucinante ôcrociata antiprostituzioneö in corso da alcune

settimane a Perugia.

Abbiamo preso spunto dalle notizie di questi giorni del presunto uso di telecamere fisse da parte delle forze dellÆordine a Perugia

per ôincastrareö clienti di prostitute e poterli accusare di

sfruttamento della prostituzione. In particolare ci riferiamo al caso

di una persona a cui è stato notificato un avviso di garanzia per

sfruttamento della prostituzione sulla base di un filmato effettuato

dal personale della Questura di Perugia che avrebbe registrato le fasi di un presunto öapproccioö di questa persona con una prostituta

effettuato con unÆautomobile. A seguito di questo filmato, molto

probabilmente effettuato con telecamera fissa, il personale della

Questura ha accertato il numero di targa e il nome del proprietario

dellÆautoveicolo usato per il contatto e sulla base di questi elementi

ha dato corso allÆazione penale. Si tratta, a nostro avviso, di una

violazione del diritto alla privacy che può condizionare la vita dei

cittadini che per qualsiasi motivi si possono trovare osservati in

situazioni particolari, come quella di trovarsi, anche casualmente, in un luogo frequentato da prostitute, circostanza questa che non

necessariamente sia da mettere in relazione ad unÆattività di

meretricio. Non solo: ma ci sembra che anche nel caso di una relazione di meretricio un tale comportamento registrato da telecamere fisse sia particolarmente grave per le conseguenze che si possono avere dal punto di vista penalistico. Per questi motivi, abbiamo invitato il Garante ad aprire unÆindagine sul comportamento del personale della Questura di Perugia.

Più in generale vogliamo denunciare di nuovo come lÆiniziativa della Polizia di Perugia di accusare clienti di prostitute di agevolazione

dolosa della prostitutaö o di ôsfruttamento della prostituzioneö anche

attraverso il sequestro delle automobili costituisca una forzatura

giuridica in quanto il nostro codice non prevede nessuna ipotesi di

reato per i clienti di prostitute maggiorenni.

Vogliamo anche sottolineare come sia ridicola la motivazione delle

accuse mosse anche sulla base del fatto che si riporta una prostituta nel luogo di lavoro: si pretende che il cliente lÆabbandoni in mezzo alla campagna, con tutti i pericoli della situazione?

Ribadiamo che lÆunica via praticabile sia quella della piena

legalizzazione della prostituzione anche attraverso lÆindividuazione nelle città di apposite aree dove lÆesercizio del sesso possa svolgersi a pagamento senza arrecare problemi di ordine pubblico.

 
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