Sono passati ormai 20 giorni da quando il consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge (contenente l'inserimento nel Codice Penale del reato di incendio boschivo) per affrontare la situazione degli incendi in Italia. La riprova dell'inefficacia di misure, come quelle approvate nel Consiglio dei ministri del 4 agosto scorso, si trova sulle cronache dei giornali di questi 20 giorni.
Da un lancio dell'Ansa del 22 agosto apprendiamo che il territorio andato in fumo dal 1 gennaio al 20 agosto è stato di 66.286 ettari contro i 56.900 dello stesso periodo dello scorso anno, circa il 20% in più. E il numero degli incendi è passato da 4.978 del 1999 a 7.282 nel 2000. In 20 giorni di agosto poi gli incendi sono stati addirittura 2.193. Chi pagherà, chi sarà chiamato a rispondere di questi danni visto che l'idea di perseguire i piromani non ha avuto alcuna efficacia né dal punto di vista pratico, ne come deterrente.
Il bilancio della guerra condotta dal Governo è del tutto negativo dunque; non spetta a me l'onere di dimostrare che una politica di segno opposto avrebbe garantito risultati completamente diversi. Spetterà al Ministro e alle forze parlamentari, che all'unanimità convertiranno in legge il decreto, la responsabilità di valutare i risultati di questa impostazione.
A questo proposito sarebbe molto utile una indagine della Corte dei Conti che valuti i danni che l'ecologia statalista ha imposto e sta imponendo al paese, e scovi i veri responsabili. Basta pensare al modo in cui la rigorosa impostazione dirigista della legislazione è stato tradito da una amministrazione inadempiente e da una cultura ambientalista che si è sempre preoccupata della definizione di processi legislativi compiuti e perfetti, ma che non si è mai occupata dell'efficacia di quelle leggi, e del loro prodotto. A questo proposito non sorprende leggere che Legambiente ha salutato l'applicazione della legge 47 del 1975 (che impone la redazione di piani regionali per la tutela del patrimonio boschivo) dopo soli 25 anni e limitatamente alla regione Liguria, come un nuovo traguardo. Di quale corsa parlano e soprattutto quale è la meta finale di questa corsa?