Conferenza Rivoluzione liberale |
Partito Radicale Marco
- 26 agosto 2000
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Segnalare alla Corte dei Conti la valutazione dei danni che l'attuale ordinamento determina e ha determinato al patrimonio boschivo del nostro paese non è una semplice esibizione di rigore "libertarian". Chiedersi se quello vigente sia il migliore dei modi per tutelare l'inutile contemplazione dei nostri boschi e delle nostre ricchezze naturali non significa necessariamente contestare dal punto di vista ideologico la possibilità che sia lo Stato a tutelare ciò che Angiolo definisce "inutile"; ma chiedere i conti di una scelta pubblica, costosa per i contribuenti. |
Non è fede ideologica nel Santo Mercato, ma convinzione che ogni lira spesa dallo Stato deve trovare una sua giustificazione nel fatto che non c'è una alternativa migliore. Il criterio dell'economicità non vale certo a misurare l'apprezzamento soggettivo di un bene ma deve - credo - guidare ed ispirare l'azione dei poteri pubblici. |
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