Ha ragione Grippo. L'ho scritto prima di ferragosto e lo ripeto oggi: il Comitato prossimo venturo non sara' differente dall'attuale. La genesi del Comitato e' l'iniziativa, non la sua vita dopo la costituzione. Che sia composto da 23enni, nonnetti, orsetti bisex della Svalbaard, che siano versate le 'quote' richieste, non cambia nulla nella sostanza. E non cambia nulla nella vita interna del 'movimento', il quale avra' le stesse caratteristiche di oggi, con un Comitato il cui compito e' quello, solamente, di ratificare formalmente (e per niente a livello sostanziale) decisioni politiche prese altrove. E non entro nel merito del 'dove' e del 'chi'. Per di piu' con alle spalle un 'movimento' che non esiste nel locale, nel mondo telematico, ne' tantomeno come militanza. E senza possibilita' e volonta' di crearlo se non a livello 'elitario' per la costituzione dei mitici 'folti gruppi parlamentari liberisti, ecc.'. Un vero e proprio Sillabo nei confronti della appassita, ormai, militanza. L'iniziativa on line p
oi, se mi si permette, e' anche un po' flaccidona, incapace di creare un fronte. Un coro a 360 gradi di 'bellissima e utilissima iniziativa'. Un vomitio di banner ovunque. E quando tutti, ma proprio tutti son d'accordo, significa che qualcosa manca. E non e' un caso che sono 'solo' 2800 gli iscritti on line.
E ripeto anche che l'unica via che oggi esiste, se ancora si ha voglia, di azzerare il deficit di democrazia interna, di dar vita ad un XX settembre radicale e di esplorare le possibilita' di creare una ipotesi di reale movimento politico, sta proprio nel riprendere in mano il Partito radicale, attraverso un congresso. E l'ultima mozione del Comitato descrive anche la via.
L'unico aspetto veramente misterioso ed esoterico e' la continua capacita' di autogol del Coordinatore, che dovrebbe rappresentare nell'immaginario collettivo del popolo radicale, la punta di diamante della lotta in corso. La circolare sulle 'quote' poco ha a che vedere, per esempio, con qualsiasi tensione, anche stilistica, di eredita' radicale. Ma ... chi vuole il proprio mal, pianga se stesso. Bah! Misteri della fede. Se fossi uomo di Curia potrei anche immaginare un complotto interno contro il Coordinatore, per metterlo nelle condizioni del non ritorno, dopo una serie incredibile di fallimenti e grossolani errori. Ma significherebbe confidare in una dialettica interna all'attuale gruppo dirigente. Che non c'e'. Si pratica, come ai tempi di Pio IX, la via del dogma dell'infallibilita' del magistero del Comitato 'Mater et Magistra' di tutte le genti. E guai ai Monti e Tognetti....
Se avessi, per finire, il carisma per poter dire e fare, non esiterei e come Roy in Blade Runner direi "Io ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. Navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser, e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. E' tempo di morire."
Ma e' meglio fare altro. Think Different....