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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Marco - 5 settembre 2000
Concordo con la necessità di individuare alcuni criteri per l'esercizio dell'elettorato passivo ma suggerirei alcuni emendamenti alla proposta fatta da Marco Cappato:
1. stabilire che la quota da versare (sia per gli eletti on line sia per i membri del Comitato attuale) deve essere ad hoc, come capitale - più o meno simbolico - della iniziativa politica, che pur conservando i caratteri di quella portata avanti almeno fino al 21 maggio scorso, riparte e si pone come obiettivo esplicito la presenza radicale nel prossimo Parlamento, che è senza alcun dubbio un obiettivo diverso da quello che il Comitato si era dato al momento della sua formazione.

2. stabilire che si può candidare anche chi in alternativa al versamento e alla quota di firme stabilita - preferibilmente più bassa - raccoglie un numero di sottoscrizioni doppio o triplo rispetto a quello stabilito per chi versa la quota di 300.000.

Tutto ciò è dettato da due ordini di considerazioni:

1. Favorire attraverso il versamento ad hoc la formazione di un primo capitale - sicuramente simbolico - con il quale il nuovo comitato può ripartire come con un primo nucleo del suo capitale sociale e che potrà da subito reinvestire per avviare una campagna di iscrizioni o più semplicemente di sottoscrizioni.

In questo modo si potrebbe aprire la strada ad una tesoreria del soggetto che uscirà dal Comitato e ipotizzare una soluzione di continuità della tesoreria unitaria dell'area che pur assicurando degli indubitabili vantaggi sul piano delle economie di scala, rischia di essere travolta dal cambiamento imposto dalla direzione che il Comitato stesso ha scelto: la messa in rete del partito radicale e presumibilmente di tutti i soggetti dell'area. Scegliere Internet non significa soltanto fare un progetto infrastrutturale e definire un software capace di farlo funzionare. Significa scegliere un modello che premia le economie di scopo e reinventare conseguentemente il modo con cui i soggetti dell'area si muovono e si organizzano, riconoscendo a ciascuno un pieno di responsabilità sia nella definizione delle scelte e delle strategie che nella assunzione degli oneri. Nell'economia Internet based vincono le grandi agglomerazioni e i grandi nodi ma soltanto se all'interno di essi si individuano soggetti, responsabilità

e gestioni ben distinguibili. Ripartire con un comitato che dispone di suo piccolo "tesoro" sarebbe un potenziale segnale di novità da questo punto di vista.

2. Rispettare in maniera più rigorosa la mozione del 30 luglio che stabiliva che tre quote di persone, con titoli e caratteristiche diverse, avrebbero integrato il nuovo comitato: quelli che avremmo trovato nella rete e che nel corso del processo elettorale avrebbero dimostrato di saper costruire nella rete il proprio consenso, quelli che in questi anni hanno partecipato all'iniziativa radicale attraverso le sottoscrizioni, a vario titolo, ai soggetti dell'area radicale ed infine una parte di quel mondo dell'impresa che ritiene rispondente alle sue esigenze e a quelle del mondo da cui proviene l'alternativa americana, liberale e riformatrice e per questa è decisa a schierarsi in vista delle prossime elezioni.

Reinserire il criterio dei versamenti storici, seppure limitato alla quota versata per il 2000, nella scelta dei 25 da eleggere on line rappresenta una barriera all'ingresso che limita la possibilità che la capacità di conquistare consenso attraverso lo strumento telematico sia il criterio dirimente nella scelta dei 25 che compongono questa quota. Questo non è un problema di purezza logica del modello ma è un limite alla possibilità che arrivino contributi estranei al mondo radicale disorganizzato.

 
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