Roma, 8 settembre 2000
"Conosco bene Marco Follini e vorrei amichevolmente tranquillizzarlo e ammonirlo, trattandosi di Emma Bonino, di noi Radicali, e del Presidente del Consiglio del nostro Paese. Quello di cui oggi si tratta è molto chiaro e semplice: l'Italia e l'Europa possono avere con Emma Bonino una candidata di straordinario valore e forza per un importantissimo incarico delle Nazioni Unite. Altrimenti sarà prescelto il solo altro candidato che il Segretario Generale Annan notoriamente ha preso in considerazione di area non europea e di estrazione non politica quanto piuttosto dell'apparato ONU. Una parte non rilevante della sinistra italiana e il Ministro degli esteri, che sembrano preferire un'altra candidatura italiana, onorevole, certo, quanto inadeguata, possano solamente in tal modo concorrere a impedire la sola candidatura europea e italiana con elevate speranze di successo. Questa candidatura è in sé sicuramente - Follini ne è la prova - bi-partisan, e non di parte. E, come tale, è probabilmente vincente. Quanto a
lle monete di scambio che Follini evoca e paventa, da noi non hanno mai avuto, né hanno corso, come precedenti molto vicini hanno confermato".