giovedì 14 settembre 2000 pag. 10L'INTERVISTA / Il leader radicale: la trattativa con il capo del centrodestra ci sarà soltanto se constaterà di non essere riuscito politicamente ad ammazzarci Pannella: »Saranno Polo e Ulivo a venirci a cercare »Puntiamo al 15 per cento. Il Cavaliere può decidere senza ostacoli, Amato è affidabile, con Rutelli non ho parlato
Roma - In primavera ha incassato due sconfitte micidiali alle regionali e con i referendum. Ma da vecchio combattente, Marco Pannella è di nuovo in trincea. Con un obiettivo a dir poco ambizioso - »il 15% - e un'arma per provarci, »il sommerso . Di che si tratta, Pannella? »Esiste in Italia un sommerso economico, sociale, un "vietato", come anche un sommerso politico, costituito dai non partiti, dai produttori, dai delusi e dai traditi, dai costretti "al nero". Noi radicali facciamo parte di quel sommerso, di quel "vietato". Con le elezioni europee abbiamo tentato un assalto, fatto un esperimento per far emergere almeno una parte di quel sommerso. Ed è riuscito con le liste Emma Bonino, in gran parte: ora che il sommerso politico è aumentato, punteremo al 15% e non più solo al 10% . Dopo le europee, però, ci sono state le regionali e i referendum e gran parte di quel sommerso l'avete perso... »D'accordo: ma se si fosse votato il 15 aprile, non il 18, i sondaggi erano univoci, da Datamedia ad Abacus, ad S
WG: eravamo molto vicini alle cifre delle europee, un trionfo per noi che alle regionali precedenti venivamo dall'1%. Berlusconi ha allora sparato menzogna e inganno: i radicali sono d'accordo con i comunisti. Senza possibilità di contraddittorio. Due terzi degli elettori gli hanno creduto. Ora sanno di essere stati ingannati. Come, subito dopo, quando Berlusconi cianciò di "referendum comunisti" e invitò al sabotaggio, diventando il salvatore della partitocrazia dal maggioritario, del partito dei giudici, della conservazione burocratica e sindacale. Io mi chiedo, chi sono gli sconfitti, noi o gli italiani ? Vi ha fregato l'abbraccio con D'Alema dell'ultimo minuto? »Quell'abbraccio non c'è mai stato. Ci ha fregato la menzogna e il fatto di essere stati esclusi dai grandi dibattiti televisivi. Ci hanno impedito il confronto. Ma questo ha fatto comodo a tutti, a cominciare da Berlusconi che, grazie a quelli che anatemizza, come i comunisti è diventato l'uomo più ricco del Paese. D'accordo con D'Alema, che da
parte sua ha guadagnato Palazzo Chigi . Benissimo, e adesso che fa Pannella? »Noi continuiamo la nostra battaglia e puntiamo sul sommerso radicale nell'ambito del sommerso degli astenuti e degli astenenti, dei non garantiti. E, con l'esperienza del più antico provider italiano, Agorà, eleggeremo ora parte dei nostri organi dirigenti attraverso Internet. I cittadini potranno registrarsi e votare per dirigenti e linee politiche. Si confronteranno le liste e i candidati pro-Berlusconi o pro-Ulivo o per la lotta fino alla fine autonoma e potranno votare tutti gli italiani che lo vorranno, registrandosi con il loro computer. Sarà un dibattito molto forte, molto ricco e mi chiedo: sarà possibile poi per gli altri partiti continuare ad eleggere i loro organi dirigenti come fanno ora o non cominceranno tutti a chiedere primarie come facciamo noi ? Ma perché oggi il 15% degli italiani dovrebbe votarvi, non ritiene che la gente non sopporti proprio il vostro offrirvi ora al Polo, ora all'Ulivo? »La gente il 15 ap
rile stava per darci un forte voto. Io non interpreto, mi fondo sui dati e dico che dal divorzio all'aborto, alla pena di morte, al terzo mondo, ai referendum liberali e liberisti c'è una linea che non può non lasciare tracce tra i non garantiti. Comunque c'è una cosa: Confindustria e intellettuali stiano attenti. So che sarò accusato di spararla grossa ma, se riusciremo a creare due gruppi parlamentari, peseranno di più dei vincenti Berlusconi o Amato o Rutelli che siano. Vista l'instabilità che regna in questo paese, non potranno continuare a controriformare insieme . Non le viene il dubbio che i temi che proponete non siano sentiti come quelli del passato, divorzio e aborto, ad esempio? »Ricordo che quando lanciavamo quelle battaglie, tutti, perfino la sinistra moderata sostenevano che gli operai pensavano ai salari, avevano ben altri problemi insomma. Forse che le tasse, la giustizia, la disoccupazione, non interessano la gente ? Ma poi perché questa gente vota per Berlusconi? »Noi proponiamo dei tem
i. Berlusconi che ha le stesse origini dal '94 di rivoluzione liberale, in pochi mesi le ha tradite. E' l'erede, non l'alternativa, della partitocrazia. Molti ulivisti, d'altra parte, si augurano che vinca lui, per poter tornare in pista nel 2006. Per gli stessi motivi per i quali Giolitti era lietissimo che arrivasse Mussolini: arriva uno che cava le castagne dal fuoco, fa le scomode riforme che servono, poi se ne riparla . Insomma, alle politiche da soli? »Come alla europee, la nostra strategia tende a convincere elettori e produttori che occorre darci forza. Se per caso diranno che Bonino può essere determinante, saranno gli altri, i duopolisti, a farsi vivi. Loro conoscono i nostri programmi. Se non riuscirà ad ucciderci politicamente, Berlusconi. Ma le nostre condizioni sono precise. Il nostro obiettivo è quello di non dover decidere. Sono loro che devono muoversi . Quindi quelli che dicono che lei appoggia l'ipotesi Rutelli come candidato premier del centrosinistra, raccontano favole. »Gente che no
n capisce nulla . Mettiamola diversamente: lei ritiene che nel centrosinistra il dialogo sarebbe più facile con un leader come Amato o come Rutelli? »Mentre a destra c'è l'unità carismatica, da fascio, direi mussoliniana anni '20, dall'altra parte è molto diverso: che sia Amato (ma renitente e scalpitante), o Rutelli (felice e ottimista), sono espressione comunque di una coalizione di burocrazie di partiti che si paralizzano a vicenda, espressione di un blocco sociale dominante da 80 anni e che adesso è un residuato bellico, senza forza propulsiva. Questo blocco è un colabrodo, non c'è più neanche la stoffa dei pantaloni su cui cucire le pezze . Quindi il leader ha poca importanza... »Ha poco margine. Per ora, almeno a sinistra, Amato è personalmente e culturalmente la persona di gran lunga meglio attrezzata per essere un interlocutore con il quale si fa l'accordo e si va allo scontro all'ultimo sangue. Come interlocutore, Giuliano Amato è affidabile. Dall'altra parte, siccome cambia opinione a seconda d
elle convenienze ogni tre mesi, Berlusconi non è affidabile. Rutelli gioca la politica della sua immagine dicendo, lealmente, che sono i partiti che decidono. Lo dice tutti i giorni: sta ai partiti decidere il candidato, sta ai partiti decidere le grandi linee del programma e via dicendo. Detto questo, io non dico che è meglio Amato. Dico solo che, in termini tecnici, dignità di interlocutore pieno ce l'ha Amato. Per il resto, il carattere simpaticamente mussoliniano di Berlusconi, lo fa essere il più bravo. Direi che è peraltro più "bravo" di Mussolini: quello non avrebbe permesso a Farinacci o Starace di dire le cose che Bossi dice ogni giorno. Berlusconi, se dall'analisi dei sondaggi dovesse capire che il secondo tentativo di emersione da parte nostra dovesse aver successo e pregiudicare il suo, verrebbe lui a patti. Gli altri? Boh! . E voi ci stareste, nonostante il passato recente? »Se riconoscesse che siamo necessari, riconoscesse il nostro programma, si arrivasse a un accordo chiaro, ufficiale, pubb
lico... . Cioè questa volta non un incontro a casa sua, Pannella... »La trattativa ci sarà solo se gli apparirà vitale accordarsi con noi, se constaterà di non essere riuscito politicamente ad ammazzarci . Da come parla, sembra escludere che sia il centrosinistra a farsi avanti »Non è vero. Solo che a destra dipende da Berlusconi, è lui che decide. Lui può stabilire qualsiasi follia, senza che nessuno possa ostacolarlo, né Fini, né Bossi, né nessuno. Dall'altra parte, tutto è più confuso, velleitario, disanimato. Avvicinandosi le elezioni, il candidato del centrosinistra sarà più forte, avrà più potere di trattare, di decidere. Per ora, però, non c'è niente: c'è Amato, meno disponibile di Rutelli a dire "decidano i partiti", ma nessuno dei due sembra poter decidere . Tutti e due si sono espressi a favore di Emma Bonino come candidata italiana all'Onu, come gesto di buona volontà... »Un momento, uno è presidente del Consiglio e l'altro è sindaco di Roma, e si è espresso con qualche ritardo... . In ques
ti giorni ha parlato con Amato e Rutelli? »Con Amato non abbiamo mai smesso di sentirci, non abbiamo interrotto il nostro dialogo. Rutelli sa che lo conosco molto bene e lui conosce bene me. Forse per questo, no . Dei due chi ha più possibilità di battere Berlusconi? »La previsione è che Berlusconi stravinca. Però è vero anche che la politica e la vita hanno più fantasia del più fantasioso di noi. Certo nell'ultimo anno la politica del governo potrebbe avvantaggiare la maggioranza, ma la crisi dell'Euro bilancerà questo fatto. Il punto è che da una parte abbiamo della gente incapace quasi di tutto e dall'altra uno capace davvero di tutto .
Antonio Macaluso