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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 20 settembre 2000
"IL NOSTRO XX SETTEMBRE": AGENZIE DI STAMPA

RADICALI: A PORTA PIA PER UNO STATO PIU' LAICO

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 12.47

Roma, 20 set. - Per la laicita' dello Stato, contro la Chiesa, per la liberta' di ricerca, di sperimentazione, di cura.

Contro i politici genuflessi. Per tutto questo i Radicali manifestano a Porta Pia per celebrare l'anniversario dell'ingresso dei bersaglieri a Roma. Era il 20 settembre 1870,quando Roma fu liberata e il potere temporale della Chiesa fu sconfitto. Emma Bonino e Marco Pannella portano avanti la loro battaglia tra slogan e folklore, davanti a qualche centinaio di persone.

130 anni dopo la presa di Porta Pia, che segno' la fine dello Stato Pontificio, e in occasione della

celebrazione di questo importante anniversario, Emma Bonino lancia una frecciata all'attuale classe politica italiana che "e' sempre piu' genuflessa alla Chiesa", afferma, e che "non sta

difendendo la laicita' dello Stato".

Un anniversario che "quest'anno ha un significato maggiore perche' - spiega la leader dei Radicali - veniamo da un periodo di grandi ingerenze da parte clericale sulla politica che, da parte sua, non difende piu' la laicita' delle istituzioni".

PORTA PIA. RADICALI: PERCHE' ESSERE ANTICLERICALI NEL 2000

PANNELLA-BONINO SUL PALCO CON MASSONI, EBREI, GARIBALDINI

da un lancio dell'agenzia DIRE delle 13.52

ROMA- LE NOTE DELLA MARCIA DEI BERSAGLIERI E DEL RITORNELLO DI GARIBALDI, LE BANDIERE RADICALI, QUALCHE CENTINAIO DI MANIFESTANTI (COMPRESE DUE CAMICIE ROSSE GARIBALDINE). POI, SUL PALCO, LE DICHIARAZIONI DI EMMA BONINO, LE LETTURE DA ERNESTO ROSSI DI ARNOLDO FOA', IL GRANDE MAESTRO DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA DI PALAZZO GIUSTINIANI, LA COMUNITA' EBRAICA DI ROMA E, PER CONCLUDERE, MARCO PANNELLA. A POCHI PASSI DAL MONUMENTO DEL BERSAGLIERE VA IN SCENA A ROMA, NELL'ANNO DELGIUBILEO, LA COMMEMORAZIONE ANTICLERICALE DEL 130^ ANNIVERSARIO DELLA BRECCIA DI PORTA PIA. LA SCRITTA "20 SETTEMBRE 1970: ROMA LIBERATA. 2000?" E' DAVANTI AGLI OCCHI DI CHI MANIFESTA, NELLO STRISCIONE 18 METRI PER 4 ALLE SPALLE DEL PALCO.

ED E' EMMA BONINO A RISPONDERE ALLA DOMANDA, AL PERCHE' NEL 2000 E' ANCORA NECESSARIO USARE IL TERMINE ANTICLERICALE: "NOI SIAMO QUI PER RIAFFERMARE LA NECESSITA' DI UNO STATO LAICO NEL PIENO RISPETTO DI TUTTE LE RELIGIONI". OGGI PERCHE', INSISTE LA LEADER RADICALE, "VENIAMO DA UN PERIODO DI GRANDE INGERENZA DEICLERICALI NELLA VITA ITALIANA E DI GRANDE GENUFLESSIONE DELLA CLASSE POLITICA ITALIANA NEI CONFRONTI DELLA CHIESA". DOPO 130 ANNI, INSOMMA, "NON E' UNA MANIFESTAZIONE OBSOLETA- RIVENDICA

BONINO- ANTICLERICALE E' UN TERMINE CHE SPAVENTA, MA PER ME CLERICALE E' UN TERMINE CHE SPAVENTA ANCORA DI PIU' PERCHE' HA CONSEGUENZE SULLA VITA DI TUTTI NOI".

I RADICALI ORGANIZZANO LA MANIFESTAZIONE A POCHI PASSI DALLA BRECCIA DI PORTA PIA. MA CON LORO, SUL PALCO, SFILANO ANCHE I MASSONI ("AVREI VOLUTO ANCH'IO ISCRIVERMI ALLA MASSONERIA, MA IN 70 ANNI NON CI SONO RIUSCITO", E' L'IRONICO COMMENTO DI PANNELLA NEL PRESENTARLI). A NOME DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA DI PALAZZO GIUSTINIANI PARLA IL GRANDE MAESTRO GUSTAVO

RAFFI: "NOI MASSONI FESTEGGIAMO QUESTA RICORRENZA DA OLTRE UN SECOLO CON IL CUORE E LA PASSIONE DI QUANTI SONO CONSAPEVOLI DI AVER SVOLTO UN RUOLO DETERMINANTE NEL PROCESSO DI FONDAZIONE DELLO STATO UNITARIO", RIVENDICA. E AGGIUNGE: "E' NECESSARIO RIAFFERMARE CON FORZA CHE LA DIVISIONE DI FUNZIONI E DI RESPONSABILITA' FRA LA CHIESA E LO STATO RAPPRESENTA PER L'ITALIA DMEOCRATICA UNO DEI SUOI STORICI E PIU' STRAORDINARI FONDAMENTI". E ANCHE RICCARDO PACIFICI, DELLA COMUNITA' EBRAICA ROMA, E' SUL PALCO "NON DA EBREO, MA DA CITTADINO ROMANO, PER RIVENDICARE IL DIRITTO A UNO STATO LAICO".

LA MANIFESTAZIONE DIVENTA ANCHE UN MOMENTO DI "RIAPPACIFICAZIONE" ALL'INTERNO DEL MOVIMENTO RADICALE: PRESENTE, INFATTI, ANCHE UN ESPONENTE STORICO, MAURO MELLINI, DA TEMPO IN CONTRASTO CON IL LEADER ATTUALE. POI PANNELLA CONCLUDE, RICHIAMANDO ERNESTO ROSSI, LO STORICO SINDACO DELLA CAPITALE ERNESTO NATHAN, GIORDANO BRUNO, SALVEMINI. CHIUDE AMMETTENDO CHE "PER GIOVANNI PAOLO II HO MOTIVI DI AMMIRAZIONE PER LA SUA TEMPRA FORTE. MA LA CRUDELTA' DI QUESTA CURIA...".

PORTA PIA: BONINO-PANNELLA, STOP ALL'INGERENZA CLERICALE

STATO SIA PIU' LAICO, LA POLITICA NON SI GENUFLETTA

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 14.08

Roma, 20 set. - 'Siamo qui per riaffermare la necessita' della laicita' dello Stato nel pieno rispetto di tutte le religioni e per riaffermare la differenza tra fedi religiose e istituzioni pubbliche, perche' veniamo da un periodo di grande ingerenza dei clericali nella vita politica italiana e di grande

genuflessione della nostra classe politica verso la Chiesa''. Emma Bonino parla alla manifestazione ''anticlericale'', promossa dai Radicali per ricordare i 130 anni della Breccia di Porta Pia e la fine del potere temporale dei Papi.

Accanto a lei, sul grande palco allestito nel piazzale di Porta Pia, proprio davanti al monumento ai Bersaglieri, c'e' Marco Pannella e tutto lo stato maggiore del partito. Sullo sfondo campeggia un

grande striscione (18 metri per 4) con la scritta: ''Scienza, Chiesa e Liberta? Amen. 20 settembre 1870: Roma liberata. 2000?''.

''Non capisco -grida al microfono la leader radicale davanti a qualche centinaio di persone- perche' spaventi tanto il termine anticlericale rispetto a quello clericale che nella vita credo abbia

avuto conseguenze piu' spaventose. Chiediamo allo Stato italiano di riscoprire il dato di laicita'''. E avverte: ''liberta' di ricerca, di cura e di sperimentazione, maggiore attenzione ai problemi che riguardano la clonazione: questo e' quello che le istituzioni devono garantire. Forse in questo periodo -dice riferendosi al dibattito sulla clonazione- si scambiano le folle di credenti in folle di elettori...''.

Poi e' la volta di Pannella che elogia la figura di Giovanni Paolo II (''ho motivi personali di ammirazione verso il caro Woytila, amo la sua persona e lo ammiro per la sua tempra umana''), ma si scaglia contro ''la crudelta' di questa Curia che e' un vero e proprio potere reale''.

Il leader radicale se la prende con tutte le forze politiche: ''per noi sono di destra tutti, da Bertinotti a Rauti, rispetto alle posizioni che riguardano i problemi della liberta' civile e delle responsabilita'. Bossi -aggiunge- e' un rigurgito inconcepibile nel 2000, che ha l'elegante condiscendenza di Silvio e Giulio...''. Poi, Pannella si rivolge a Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, presente alla cerimonia con una sua delegazione. ''Sono felicissimo che dopo decenni ci sia una massoneria che si ricordi dello storico sindaco di Roma Ernesto Nathan e che esce dai corridoi del potere e del sottopotere e delle anticamere delle galere. Anche io avrei voluto -dice ironico- iscrivermi alla massoneria, ma a 70 anni ancora non ci sono riuscito...''.

Subito dopo l'intervento della Bonino, l'attore Arnoldo Foa' ha letto alcuni brani del libro ''Il Sillabo e dopo'', scritto da Ernesto Rossi. Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, Riccardo Pacifici, rappresentante della Comunita' ebraica di Roma, alcuni parlamentari come il 'dipietrista' Fabio Di Capua e Franco Grillini, presidente dell'Arcigay.

PORTA PIA: PANNELLA, VIVA LA CULTURA DELLA LIBERTA'

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 14.27

ROMA, 20 SET - ''Viva il 20 settembre, viva il sindaco Nathan, Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, viva la cultura della ragione, della liberta' e della responsabilita'''.

Cosi' Marco Pannella ha concluso la manifestazione promossa dai radicali in occasionedell'anniversario della presa di Porta Pia. Pannella ha ricordato che con i bersaglieri entrarono

simbolicamente a Roma per primi anche tutti i grandi cattolici all'indice da Antonio Rosmini a Dante Alighieri, ad Alessandro Manzoni.

Sull'attualita' della lotta anticlericale, il leader radicale ha osservato che non si puo' avere ''nessuna tolleranza per le prevaricazioni contro la legge fondamentale dei diritti umani e contro la costituzione della repubblica italiana''. Pannella ha invitato gli studenti a fare del 20 settembre un giorno di festa nazionale e a levarsi ''contro i proibizionismi di ogni tipo senza vergognarsi di formare gruppi anticlericali che chiedano l'insegnamento alternativo di storia delle religioni o della filosofia o di teologia''. ''Rispetto ai problemi di liberta' e di responsabilita' -ha osservato- per noi sono tutti di destra, da Bertinotti a Rauti e Bossi e' un rigurgito inconcepibile nel 2000 che ha l'elegante condiscendenza di Silvio e di Giulio''. Pannella si e' poi scagliato contro ''la xenofobia della Chiesa'' ricordando i morti che provoca il '''crescete e moltiplicatevi'' nel Terzo Mondo.(SEGUE).

Il leader radicale, dopo aver precisato di avere ''motivi personali di ammirazione per il Papa e per la sua tempra umana'', non ha esitato a parlare di ''crudelta''' della curia, ricordando gli errori della Chiesa nella storia. Anche Emma Bonino e' intervenuta per riaffermare ''il principio della laicita' dello Stato, nel pieno rispetto di tutte le religioni, soprattutto in questo periodo di grande ingerenza dei clericali nella vita politica italiana e di grande genuflessione della classe politica italiana verso la Chiesa''. Bonino ha poi affermato il principio della liberta' di ricerca di sperimentazione e di cura.

Alla manifestazione, alla quale hanno partecipato centinaia di persone che hanno gremito l'area intorno al monumento al bersagliere, sono intervenuti anche i massoni del Grande Oriente d'Italia, la comunita' ebraica romana e il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi. Rivolgendosi ai massoni Pannella ha detto: ''Sono felice che dopo anni si ricordino del sindaco Nathan ed escano dai corridoi del potere e del sottopotere e dalle anticamere delle galere, perche' Nathan e' stato l'unico sindaco di Roma che ha rappresentato dal 1870 l'affermazione della cultura laica e del rispetto dell'altro''.

La manifestazione si era aperta con la lettura da parte dell' attore Arnoldo Foa' di alcuni articoli di Ernesto Rossi ed e' proseguita con la lettura del Sillabo.

PORTA PIA: RADICALI, NO A POLITICA GENUFLESSA ALLA CHIESA

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 14.58

Roma, 20 set. - Un no secco alla "politica genuflessa alla Chiesa" e alle "grandi ingerenze da parte clericale sulla vita politica". A pronunciarlo e' la leader dei Radicali, Emma Bonino, in occasione dell'anniversario della presa di Porta Pia, 130 anni dopo. Al suo fianco, Marco Pannella che si scaglia contro ogni intolleranza religiosa, contro "l'oscurantismo sessuofobico, i burocrati dello Statoe quelli ecclesiastici".

Alle 11, sotto un sole cocente, si raduna una folla sempre piu' numerosa: militanti del partito, curiosi, rappresentanti di diverse associazioni (come 'Nessuno tocchi Caino' o gli 'Omosessuali romani in azione') e della Comunita' ebraica di Roma. Sul palco al fianco della Bonino e di Pannella ci sono radicali ed ex radicali, qualcuno di altri partiti come Luigi Manconi (Verdi) e il vicepresidente della Camera, Alfredo Biondi (Fi); Arnoldo Foa' che legge un discorso di Ernesto Rossi, figura storica del pensiero liberale e punto di riferimento per i radicali; un discorso, come spiega Foa',

"del 20 settembre 1959, dopo il quale Rossi ricevette incredibili attacchi dalla Curia".

"Siamo qui per ribadire la necessita' di uno Stato laico -afferma la Bonino - qualcuno dice che questa e' una manifestazione obsoleta perche' anticlericale non si usa piu' e spaventa. Non capisco perche', dovrebbe spaventare di piu' il termine 'clericale' che ha piu' conseguenze sulla vita di tuttinoi. Noi siamo per la tolleranza religiosa. Liberta' e responsabilita', questo le istituzioni italiane dovrebbe garantire e invece sono genuflesse. Forse in questo periodo si stanno scambiando le folle di credenti in folle elettorali".

E' duro anche Marco Pannella che pero' fa dei distinguo: "Per Wojtyla ho motivi personali di ammirazione, per la sua tempra fisica. Ma la Curia e' sempre piu' crudele ed e' un potere reale". L'attacco colpisce anche i politici: "Per noi sono tutti di destra, da Bertinotti a Rauti rispetto ai problemi di liberta' e di responsabilita'. Bossi e' un rigurgito inconcepibile nel 2000 che ha l'elegante condiscendenza di Silvio e di Giulio...".

A fare da colonna sonora alla manifestazione dei Radicali, le marce dei bersaglieri - musica registrata che arriva dalle casse - e dietro il palco un manifesto, 18 metri per 4, nero, con su scritto: "Scienza, Chiesa e Liberta'? Amen. 20 settembre 1870: Roma liberata. 2000?".

E poi arrivano anche due uomini vestiti alla garibaldina con un cartellone che dice: "No a Pio no no no! No a Rutelli e a sinistra. W l'Italia di Garibaldi. Bossi che intende fare con l'Unita'? E Berlusconi, Fini, Casini?... Ricominciamo da Garibaldi per un nuovo Risorgimento".

Alla manifestazione si aggiungono infine anche i massoni che arrivano da tutta Italia e che un'ora prima, sempre a Porta Pia, avevano manifestato anche loro contro la Chiesa. "Sono felicissimo - esclama Pannella rivolgendosi proprio ai massoni che si uniscono alla folla - che dopo decenni e decenni ci sia una massoneria che si ricorda di Ernesto Nathan (sindaco di Roma dal 1907 al 1913, ndr) ed esce dai corridoi del potere, del sotto potere e dalle anticamere delle galere. Io sarei stato

fiero - aggiunge poi in tono ironico - di mettere all'occhiello il simbolo massonico, ma a 70 anni non ci sono "ancora riuscito...".

Intanto sull'anniversario della presa di Porta Pia e' intervenuto anche il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, in un'intervista sul 'Messaggero': "Il 20 settembre e' rimasta unadata storica - dice Rutelli - e il passaggio del Millennio e la coincidenza con il Giubileo del Duemila ci sonsentono di legge i grandi cambiamenti di questi 130 anni". E poi "la caduta di quel muro - prosegue Rutelli - il 20 settembre 1870, come e' accaduto

per un muro abbattutto in un tempo storico piu' vicino a noi, ha liberato ideali e risorse spirituali ed umane".

Luigi Manconi (Verdi) sottolinea l'importanza della manifestazione di oggi: "Sfugge a entrambi i Poli che lo spirito autenticamente religioso puo' essere anche coerentemente clericale. Il senso di questa manifestazione - conclude - era affermare il fatto che vi sono confronti rigorosi tra esperienze di fede e vita pubblca e che chi questi confini non li rispetta e' appunto chi offende il senso religioso".

PORTA PIA: PANNELLA, VIVA LA CULTURA DELLA...+++RETTIFICA+++

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 15.49

ROMA, 20 SET - +++ATTENZIONE+++ Nella notizia proveniente da Roma dal titolo ''Porta Pia: Pannella, viva la cultura della liberta''' delle ore 14.27 circa, si prega di rettificare nella terz'ultima riga come segue: ''si e' poi scagliato contro la sessuofobia...'' (rpt: sessuofobia e non xenofobia).

PORTA PIA: RADICALI, ALLA RICERCA DEL VALORE LAICO PERDUT

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 18.04

ROMA, 20 SET - Un colpo di cannone. Tanto basto' ai bersaglieri al seguito del generale Raffaele Cadorna per fare di Roma la capitale d'Italia. Era il 20 settembre 1870 e quella cannonata sanci' la fine del potere temporale dell'ultimo Papa-re, Pio IX, ora beato. Centotrenta anni dopo radicali ed esponenti del mondo laico rispolverano la storia risorgimentale e si ritrovano li', a Porta Pia, ma per un motivo attualissimo: riaffermare l'indipendenza laica e la liberta' di scienza messe in pericolo - sostengono - da ''una politica italiana che si e' genuflessa''. Sullo sfondo, le affermazioni del cardinal Biffi sulle ''invasioni musulmane''; il finanziamento alle scuole private; la beatificazione di Pio IX; la sperimentazione sulle cellule staminali; il documento del cardinal Ratzinger sulle 'Chiese sorelle'; e, soprattutto, il Giubileo. Quanto basta - secondo Marco Pannella ed Emma Bonino - per dar vita a una 'manifestazione anticlericale', a Porta Pia, e a un convegno-fiume su 'Scienza, Chiesa e liberta' ie

ri e oggi', al quale hanno preso parte psicologi, storici, politologi ed esperti di bioetica.

E se Pannella lancia un appello all'unita' dei valori laici (''Rispetto ai problemi di liberta' e di responsabilita' sono tutti di destra, da Bertinotti a Rauti, e Bossi e' un rigurgito inconcepibile nel 2000''), la risposta del mondo laico c'e' stata, anche se non univoca.

La direzione nazionale del Pri, l'ex partito di Spadolini (che peraltro a Porta Pia dedico' un saggio sullo scontro tra mondo cattolico e Stato unitario italiano), ha celebrato la fine del potere temporale papale senza pero' - e' stato sottolineato - ''alcun sentimento

anticlericale''. A Porta Pia, accanto a Bonino e Pannella, c'erano, tra gli altri, la Federazione liberale di Valerio Zanone e il vicepresidente della Camera, Alfredo Biondi, mentre il laburista Valdo Spini, presidente della Commissione Difesa della Camera, ha inviato al capo di stato maggiore dell'Esercito un messaggio in memoria dei 32 morti e 143 feriti, tra fanti e bersaglieri, di 130 anni fa. Ma, piu' che la politica, e' stato il mondo culturale e scientifico a rispondere all'appello per un'unita' delle forze laiche ''in difesa dei valori della democrazia''. Alla polemica pungente dello psicologo Luigi De Marchi (''la sessuofobia cattolica e' la radice della catastrofica posizione della Chiesa sul problema demografico''), hanno fatto seguito i toni piu' ponderati di due componenti della commissione di studio istituita dal ministro della Sanita' Veronesi sull'utilizzo delle cellule staminali. I professori Demetrio Neri, dell'Universita' di Messina, e Maurizio Mori, dell'Universita' di Milano, reclamano

la liberta' di ricerca: ''E' assurdo - dicono - che prima che la commissione cominci a lavorare se ne metta in dubbio la legittimita'''.

 
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