DA LA NAZIONE - PERUGIA DEL 21 SETTEMBRE 2000(altro articolo, a tutta pagina con foto sul Corriere dell'Umbria il cui sito internet non riproduce gli articoli)
"Lo avevano annunciato nella conferenza stampa e lo hanno fatto. Con
cartelli e striscioni alla mano, una esigua rappresentanza dei Radicali
dell'Umbria si è ritrovata ieri notte a Pian di Massiano. Il motivo? La
protesta contro le denunce a carico dei clienti delle prostitute
adottate dalla Questura di Perugia. La manifestazione è stata fatta
proprio nel luogo di consumo della prostituzione, il più frequentato del
capoluogo. Ingiusta, hanno detto i Radicali, è la demonizzazione della
clientela, ingiuste sono le pene che sono state applicate. Chiedono
per questo l'eliminazione del provvedimento. »Non possiamo dare
soluzioni alternative ù ha dichiarato l'avvocato Mauro Fonzo,
avvocato e membro del coordinamento Radicale ù perché non è il
ruolo del nostro partito. Non è nostro dovere. Dateci la maggioranza al
governo e parleremo . Ma un'ipotesi, un suggerimento, è stato
avanzato: l'eliminazione della Legge Merlin, ovvero la riapertura delle
case chiuse. Vogliono la certezza del diritto, hanno dichiarato che il
provvedimento contro i clienti viola il codice penale e la costituzione.
»Per questo è inaccettabile ù ha continuato Fonzo ù se ci fosse una
legge in parlamento allora esisterebbe il reato . Hanno sbandierato lo
slogan della libertà dei singoli di andare e fare ciò che vogliono. Infatti
'Prima la legge poi il reato' è stato uno dei cartelli esposti. »Non si può
dire che è reato quello che fino a due mesi fa non lo era ù ha detto
Paolo Scotti ù Vogliamo una regolamentazione. Da una statistica del
Censis solo una lucciola su dieci è costretta alla prostituzione. Perchè
allora incriminare i clienti come favoreggiatori? Sono i soggetti più
deboli . Insomma come sono libere le lucciole così lo devono essere i
clienti. Secondo i Radicali, coadiuvati da una rappresentanza dei
Verdi, la via che si deve seguire è quella che va contro il commercio
delle schiave, contro la criminalità che che si cela dietro. Nel corso
dell' iniziativa è stato esposto anche uno striscione e distribuiti
volantini ai passanti chiedendo le certezze nell' interpretazione della
legge.
Anzi riferendosi alle recenti iniziative di magistratura e polizia, Fonzo
ha affermato che: »si è voluto dare solo un segnale . Il problema si è
invece solo aggravato perché ora le prostitute sono alle prese con
gente che non ha più nulla da perdere . Altra stoccata l'hanno rivolta
a Don Benzi: »A quale titolo viene sempre invitato alle riunioni in
Prefettura sul tema della prostituzione? Come mai è sempre presente
alle retate con lo stuolo di poliziotti e giornalisti? Come mai non si
parla mai di quelle esperienze di volontariato laico contro la
prostituzione che con molta difficoltà stanno prendendo piede in
Italia? Siamo d'accordo con Don Benzi che la schiavitù esiste, ma
finché il Parlamento non mette mano ad una riforma seria, bisogna
applicare la legge così come è, senza però interpretazioni avventurose
che ledono il principio della certezza del diritto .
di Noemi Campanella