Il tribunale del riesame, leggo, ha stabilito che al cliente non puo' essere contestato il favoreggiamento ne' sequestrata l'auto.
Non solo, il rapporto prostituta-cliente "non puo' mai ricadere nella sfera operativa delle norme penali".
Confermato cio' che era assolutamente ovvio; ma chi si dimette, chi paga per cio' che e' gia' stato fatto?