COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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DOPO LA SENTENZA DI PERUGIA, PER NON LASCIARE IL CAMPO A CHISSA' QUALI ALTRE FANTASIE E MOSTRUOSITA' GIURIDICHE, IL PARLAMENTO DEVE E PUO' INTERVENIRE SUBITO, ABOLENDO IL REATO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
Firenze, 22 Settembre 2000. Una sentenza del Tribunale del riesame di Perugia ha stabilito che il cliente con automobile che riaccompagna una prostituta li' dove l'ha prelevata, non commette reato di favoreggiamento della prostituzione. E soprattutto pone l'accento sul pericolo di criminalizzazione dell'atto sessuale in se', violando la Costituzione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una sentenza che fa giustizia di un'approssimazione da protagonisti in cerca di palchi sulla pelle delle persone e del Diritto: per questo plaudiamo a quanto stabilito dai giudici di Perugia, che hanno messo un punto fermo su una questione che, da dramma quotidiano, era stato trasformato in sberleffo del buon senso, della giustizia, della privacy, della liberta' e del mercato, oltreche' fucina di delinquenza.
A questo punto occorre che il Parlamento intervenga subito, per non lasciare spazio a chissa' quali altri fantasie e mostruosita' giuridiche di chi, paladino dei costumi suoi, si e' specializzato nel raccattare intorno a se' le frustazioni di amministratori e questori in cerca di popolarita'. La sentenza di Perugia, da sola, non li potra' fermare.
La legge Merlin, cosi' com'e' non puo' restare. Si decida una volta per tutte di dire, per esempio, che prostituirsi e' un reato, dando spazio alle conseguenze logistiche per farvi fronte (aumenti di carceri, polizia, educatori alla castita', programmi specifici nella scuola dell'obbligo, trasmissioni rieducative della Rai, censure sui film e sui media in circolazione, etc...). Oppure, come il nostro senso civico ci indica, abolire il reato di sfruttamento della prostituzione, e consentire l'immissione sul mercato del cosiddetto mestiere piu' vecchio del mondo, regalando alla legalita' e al civismo centinaia di migliaia di persone, levandole dalla criminalita' e dall'evasione fiscale continua.
Ma lo si faccia subito, anche se ci sono le elezioni alle porte e si e' gia' messo in moto il meccanismo dell'immobilismo legislativo, per evitare di scontentare gli alleati bacchettoni (che sono in tutti gli schieramenti politici) e i potenziali elettori (considerati come altrettanto bacchettoni), genuflettendosi a quell'ideologia della castrazione che in tanti -anche strumentalizzando i credi religiosi- vogliono farci credere maggioritaria e vincente.