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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 25 settembre 2000
ETICHETTE DEL TABACCO

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

PER QUALE MOTIVO NON CI SONO ETICHETTE CHE INDICANO IL PERIODO ENTRO CUI DEVE ESSERE CONSUMATO E LE CONDIZIONI OTTIMALI DI CONSERVAZIONE? E' UN PRODOTTO DI CONSUMO CHE NON SI ALTERA COL TEMPO? O I FUMATORI NON VANNO INFORMATI? L'ADUC LO CHIEDE AL MINISTERO DELLA SANITA'

Firenze, 25 Settembre 2000. Per i fumatori e' spesso un problema: la qualita' del tabacco delle varie sigarette, o del tabacco in genere, non e' sempre la stessa, con tendenza al peggioramento. Un fatto di qualita' delle miscele, ma anche e soprattutto del tempo che passa tra produzione e consumo finale, nonche' di come sono conservate le partite di prodotti gia' finiti.

Sui pacchetti, infatti, ci sono scritte come "nuoce gravemente alla salute", "i minori non devono fumare", "il fumo provoca il cancro", ma non c'e' alcuna indicazione sul periodo entro cui -garantendone la qualita'- si consiglia di consumarle, e quali sono le condizioni ottimali di conservazione fino a questa scadenza.

Abbiamo deciso di chiedere chiarimenti al ministero della Sanita' -cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- perche' ci sembra un fatto decisamente anomalo, che crea discriminazioni tra consumatori di un prodotto rispetto ad un altro: c'e' un motivo per cui i consumatori di tabacco devono essere informati solo sui danni di cio' che consumano e non sulla qualita' dello stesso? Il diritto all'informazione, e quindi all'etichetta, perche' non e' tale anche per i consumatori di tabacco?

Sappiamo che i consumatori di tabacco non sono -generalmente- tra i piu' amati e che varie leggi cercano di inibire il piu' possibile il consumo di questo prodotto, ma questo non vuol dire che non bisogna sapere se cio' che si sta per buttare dentro i propri polmoni sia o meno di una certa qualita' (indipendentemente dall'effige della ditta produttrice e del tipo di prodotto) rispetto a cio' che e' successo e il tempo che e' passato dal momento della produzione.

Ci viene il sospetto che il consumatore di tabacco sia stato un po' tralasciato nei suoi diritti, in quanto pur se utilizzatore di un prodotto centrale nella politica fiscale e imprenditoriale dello Stato (tasse e monopolio sono un fattore preponderante in materia), si tende sempre a nasconderlo, vergognandosi della sua importanza, perche' stride col fatto che -un giorno si' e l'altro pure- si fanno buoni propositi per scoraggiare il consumo di tabacco.

 
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