Dichiarazione di Daniele Capezzone, della Direzione dei Radicali:
Roma, 26 settembre 2000 - "Che il Polo continui a proporre, in materia di comunicazione politica, soluzioni di sapore fascista, francamente non stupisce. Del resto, da più di un anno, la dottrina Vito-Berlusconi impone di blindare gli spazi televisivi ad esclusivo favore di Polo e Ulivo, di scatenare il festival delle presenze proporzionali delle liste solo all'interno dei duie schieramenti (come dire: nessun'alternativa -e meno che mai un'alternativa liberale- ai due Poli, ma, "dentro", assoluta licenza, per vecchie e nuove botteghe e bottegucce, di crescere e moltiplicarsi), e, soprattutto, di assicurare un dato di corrispondenza proporzionale tra risultato elettorale precedente e presenze televisive successive. Un criterio -è bene sottolinearlo- che, se fosse stato applicato nel 1994, avrebbe matematicamente escluso Forza Italia (cioè un partito poi destinato ad ottenere più del 20% dei consensi) da qualunque spazio televisivo.
Quello che stupisce è lo zelo zelota con cui l'Ulivo sembra pronto a cedere anche a queste richieste. E' possibile che non vi sia un solo parlamentare "democratico" disponibile a battersi contro l'assurdo di una corsa elettorale in cui non si inizi tutti dallo stesso nastro di partenza, ma a qualcuno sia consentito di partire 50 metri avanti, e a qualcun altro si imponga di partire 50 metri indietro? Non solo è possibile: è esattamente ciò che sta accadendo".