Roma, 28 settembre 2000 - Questa mattina, Daniele Capezzone, della Direzione dei Radicali, ha inviato una lunga lettera al Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, on. Mario Landolfi, invitandolo a esprimersi sul "caso Vespa" e sulle altre trasmissioni di approfondimento politico della Rai. Seguono alcuni passaggi della lettera:
"Resta la questione della prossima stagione televisiva, che non vogliamo rassegnarci a consegnare all'arbitrio e alle scorrerie dei Vespa. Ora, è noto che, in base alla recente normativa sulla par condicio, le trasmissioni politiche si distinguono in due grandi categorie: trasmissioni di "comunicazione" e trasmissioni di "informazione". Ora, delle due l'una. Se "Porta a porta" (come Biagi, Santoro, ecc.ecc.) viene fatta rientrare nella prima categoria, come a noi appare assolutamente certo -e come ha del resto affermato, il 6 aprile scorso, la stessa Authority-, nulla quaestio: si dovrà applicare la stringente normativa fissata dalla legge sulla par condicio e dai successivi regolamenti. Ma quand'anche fosse classificata come trasmissione di "informazione", non per questo risulterebbe sottratta agli obblighi fondamentali di correttezza, completezza, obiettività e imparzialità dell'informazione solennemente affermati dalla legge 103 del 1975, dalla legge Mammì, dalla stessa legge sulla par condicio, oltre che
dalla Convenzione, dal Contratto di servizio e da una serie di delibere della Sua Commissione. Tertium non datur. E, in particolare, non può essere ammesso il "tertium", da Vespa scientificamente ricercato, di uno spazio, il suo, trasformato in una zona franca, e sottratto per misteriose ragioni all'applicazione delle leggi dello Stato".