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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Silvja - 29 settembre 2000
Consiglio Regionale Piemonte/"Legge Albano": articolo

ORA E' SCONTRO IN REGIONE SULLA "LEGGE ALBANO"

Martedì all'esame il provvedimento proposto da Forza Italia.

La Lista Bonino presenta un esposto

L'opposizione: su misura per consentirle di restare sindaco di Gavi

di Maurizio Tropeano

(La Stampa, venerdì 29 settembre 2000, Cronaca di Alessandria)

Torino - Bruno Mellano, presidente della giunta per le elezioni del Consiglio regionale, ha deciso di presentare un esposto alla magistratura contro la proposta di legge regionale voluta dal Polo e che prevede la compatibilità tra la carica di sindaco di un Comune con meno di 5000 abitanti e il ruolo di consigliere regionale. Non solo. Il rappresentante della Lista Bonino ha preannunciato migliaia di emendamenti per bloccare l'approvazione da parte dell'Assemblea regionale di quella che definisce "legge Albano".

Dunque il dibattito previsto per martedì a Palazzo Lascaris si annuncia rovente. Il caso nasce dopo che la giunta per le elezioni ha dato via libera al doppio incarico per Nicoletta Albano, che potrà continuare a occupare uno dei seggi di Forza Italia in Regione e rimanere il primo cittadino di Gavi. Il problema? La legge 154/1981 dello Stato stabilisce l'incompatibilità tra le due cariche, ma secondo i partiti del centrodestra sarebbe superata dalla legge costituzionale 1 del 1999 che demanda la competenza in materia alle Regioni. E così il Polo ha presentato un progetto di legge che stabilisce la possibilità di ricoprire contemporaneamente le due cariche. Poi ha dato il via libera all'Albano.

Il progetto di legge, però, non è condiviso dalle opposizioni. Ancora Mellano: "E' assurdo. Non è possibile pensare che in attesa dell'approvazione di una normativa regionale la legge dello Stato non vale più. Questa maggioranza ha dimostrato di non aver alcun rispetto delle regole democratiche". Aggiunge Rocco Muliere, consigliere regionale dei Ds: "Il testo unico degli enti locali, che dovrebbe essere pubblicato a giorni dalla Gazzetta Ufficiale, riconferma l'incompatibilità. Troviamo illogico, poi, fare una legge ad personam. La questione delle incompatibilità viene regolata da un solo articolo mentre è evidente che è necessario disciplinare moltissime situazioni. Martedì in aula faremo la nostra battaglia".

Valerio Cattaneo, capogruppo di Forza Italia, non ci sta. Prima attacca Mellano: "E' scorretto e grave che il presidente di un organo di garanzia come la giunta per le elezioni attribuisca a un progetto di legge il nome della consigliera che potrebbe beneficiarne. Sono due cose distinte. Mellano offende in questo modo la dignità dell'Assemblea e della stessa consigliera". Aggiunge: "Il Polo sosterrà la proposta che attua una legge costituzionale. Mi auguro che gli emendamenti non siano dettati dal dualismo di Mellano che si è visto bocciare le sue tesi dalla giunta e che adesso vuol riproporre in Consiglio regionale".

 
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