Roma, 29 settembre 2000
"L'unità dei due Poli, strutturale, sovrastrutturale, oggettiva e soggettiva, si completa anche sul piano del costume. Fabio Mussi e Riccardo Pedrizzi hanno ieri fatto a gara per linciare dei giornalisti che hanno rispettato (nel migliore o nel peggiore dei modi possibili, è un altro problema) un assoluto obbligo deontologico pubblicando una documentazione giunta in loro possesso, comprovante l'esistenza e l'opera di un sistema che, usando anche assassinii e torture, prossenitismo e pornografia, si inserisce nel mercato nero criminale, del sesso o d'altro, poco importa.
La sincerità di Pedrizzi è, per la stessa sua collocazione partitica, fuori di dubbio. Se qualcuno l'avesse per quella del Presidente dei Deputati DS, dovrebbe bastare a toglierlo la sua odierna manifestazione pedrizzista contro "Libero" e Vittorio Feltri, colpevoli di aver sfidato leggi e forze filistee pubblicando una documentazione fotografica di "oscenità" pornografiche "servite" su Internet presumibilmente dagli stessi autori.
Per quanto mi riguarda non voglio rischiare di trovarmi come ieri, dinanzi a giornalisti cui esprimevo la mia solidarietà per quanto avevano fatto, mentre si stavano già affrettando a dichiararsi pentiti, avendolo compiuto "per errore".
Con Vittorio Feltri questo rischio dovrebbe esser minimo. Comunque sono con lui, e contro leggi clerico-fasciste, sessuofobiche, e Ordini professionali dalle funzioni e vocazioni poliziesche. Per il resto, "nemici" come prima!!!"