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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 2 ottobre 2000
COMUNICATO STAMPA: ESPONENTE RADICALE PRESENTA IN TRIBUNALE
"AZIONE POPOLARE" PER CHIEDERE LA DECADENZA DEI CONSIGLIERI REGIONALI NICOLETTA ALBANO E VINCENZO TOMATIS.

IL COMMISSARIO DI GOVERNO INTERVENGA A SUA VOLTA

Questa mattina, l'esponente radicale Giulio Manfredi ha presentato presso il Tribunale di Torino due "azioni popolari" nei confronti dei consiglieri regionali Nicoletta Albano (Forza Italia) e Vincenzo Tomatis (Centro per il Piemonte - Popolari).

Nei due ricorsi Manfredi, in qualità di "elettore della regione", fa presente la situazione di incompatibilità esistente fra la carica di consigliere regionale e quella, rispettivamente, di sindaco di Gavi (Nicoletta Albano) e di sindaco di Villanova Mondovì (Vincenzo Tomatis). Infatti, l'art. 4, comma 1, della Legge 23 aprile 1981, n. 154 così recita: "Le cariche di sindaco dei comuni compresi nel territorio della regione sono incompatibili con la carica di consigliere regionale ". Ai sensi dell'art. 7 della stessa, la causa di incompatibilità comporta la decadenza dalla carica se l'interessato non cessa dalle funzioni di sindaco entro dieci giorni da quando è stato proclamato consigliere regionale; Nicoletta Albano è consigliere regionale dal 12 maggio 2000, Vincenzo Tomatis dal 19 giugno 2000.

Giulio Manfredi ha dichiarato:

"A quanto ci risulta, è la prima volta in Piemonte che un cittadino elettore presenta un' "azione popolare"; ancora una volta, i radicali inverano la legge e lo fanno senza alcuna parzialità, agendo nei confronti sia di un'esponente della maggioranza sia di uno dell'opposizione, per affermare il superiore interesse del rispetto della legalità. Al riguardo la Corte Costituzionale (sentenza n. 235/1989) afferma la piena legittimità dell'azione popolare " proprio in considerazione di possibili condiscendenze da parte di maggioranze consiliari benevole che, o non assumono alcuna iniziativa o, se sollecitate a farlo, la risolvono a favore dell'eletto Ed è molto significativo che l'iniziativa dell'azione diretta sia concessa non soltanto a qualsiasi cittadino elettore ma anche al prefetto: a testimoniare quanto interest rei publicae che le elezioni si svolgano in condizioni di parità per tutti e che siano garantiti il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione pubblica ".

La legge n.108/1968 consente la presentazione di azioni popolari in materia di elezioni regionali "a qualsiasi elettore della regione nonché al Commissario del governo". Mi rivolgo, pertanto, al Commissario del Governo presso la Regione Piemonte (attualmente il prefetto di Torino, Achille Catalani) affinché promuova a sua volta azione diretta nei confronti dei due consiglieri regionali per ristabilire finalmente, a quasi sei mesi dalle elezioni regionali, la certezza del diritto.".

Torino, 2 ottobre 2000

P.S. Nel testo successivo inserisco il testo del ricorso relativo alla signora Nicoletta Albano; il ricorso relativo al signor Vincenzo Tomatis è del tutto simile.

 
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