LA "LEGGE ALBANO" SLITTA ANCORA
(La Stampa, mercoledì 4 ottobre 2000, edizione di Alessandria)
Torino - La discussione sulla "legge Albano" (com'è stato definito il progetto di legge regionale che rende possibile ricoprire contemporaneamente la carica di consigliere regionale e quella di sindaco di un paese) è slittata alla prossima settimana: ieri il consiglio è stato impegnato nella "devolution". Intanto lunedì l'esponente radicale Giulio Manfredi ha presentato al tribunale di Torino due "azioni popolari" nei confronti di due sindaci-consiglieri (Nicoletta Albano, FI, di Gavi, e Vincenzo Tomatis, Ppi, di Villanova Mondovì) facendo presente l'incompatibilità delle cariche alla luce della legge attuale, "che comporta anche la decadenza se l'interessato non cessa dalle funzioni di sindaco entro dieci giorni" (l'Albano è consigliere dal 12 maggio, Tomatis dal 19 giugno). Sul caso Albano il presidente della Giunta per le elezioni, Bruno Mellano, anche lui radicale, ha incontrato lunedì il prefetto di Torino e Commissario di governo per la Regione.
L'"affaire" ha scosso anche i cinque della minoranza consigliare del Comune di Gavi che, preso il coraggio a due mani, in un'interpellanza chiedono in pratica al sindaco "se e quando intenda" rispettare la legge. Che è domanda curiosa da fare anche a un cittadino qualunque.