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Conferenza Rivoluzione liberale
Palma Carmelo - 4 ottobre 2000
REFERENDUM/DEVOLUTION: RADICALI 'GHIGO DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE'

Dichiarazione di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale:

Torino, 4 ottobre 2000- Ieri sera il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato una delibera di 'impegni': ha, per così dire, approvato, le condizioni minime per la tenuta di un referendum consultivo sui temi del federalismo. Dunque, a differenza di quanto è avvenuto in Lombardia, non è stata affatto decisa la 'chiamata alle urne'. Senza l'approvazione di una legge, oggi inesistente, che disciplini le modalità di voto e i temi sottoposti a consultazione e, soprattutto, senza l'adozione da parte del Consiglio di una proposta di legge articolata che sostituisca il quesito vago e indeterminato che la Lega voleva imporre, non sarà possibile convocare alcun referendum. E a dirlo non siamo noi, ma la stessa delibera che Ghigo e la sua maggioranza hanno approvato. Come si vede, dunque, il Piemonte non ha scelto la strada 'lombarda', plebiscitaria e propagandistica, del referendum 'ad effetto', ma si è incamminato su di una strada che potrebbe anche portare, in prospettiva, ad un referendum certo modesto nei cont

enuti, ma almeno chiaro nelle proposte.

Per questo, non volendo condividere né la propaganda antireferendaria né quella plebiscitaria, abbiamo scelto di astenerci, di rimanere in posizione di attesa, riservandoci di valutare la proposta di legge alla Camere, quando questa venisse approvata dal Consiglio e fosse eventualmente sottoposta a referendum consultivo.

Ciò non toglie che il giudizio sull'intera operazione continui ad essere molto severo; si rischia di fare un referendum per riformette su cui sarebbe raggiungibile un sostanziale accordo in sede parlamentare, e si continuano invece ad eludere i nodi centrali del federalismo fiscale e della sussidiarietà, che il Parlamento ha sostanzialmente archiviato e rimandato alla prossima legislatura. La stessa Casa delle libertà che a Roma, per pura accademia, presenta tonnellate di emendamenti su questi temi, ha ieri bocciato un emendamento presentato dal gruppo radicale e da una parte del centrosinistra per inserire anche questi contenuti nella proposta referendaria.

Il fatto è che la Casa delle Libertà, dove governa, rimane ancorata nelle sue scelte ad un modello 'statalista' e centralista- sia pure in 'salsa' regionale. Non vuole il federalismo e la responsabilità fiscale per le Regioni, ma si accontenta di un più comodo incremento della capacità di spesa, di una compartecipazione a quote sempre crescenti di gettito fiscale nazionale. E ancora: la Casa delle Libertà non vuole riconoscere al sistema delle autonomie piena titolarità in materia amministrativa e gestionale, ma, al contrario, consolidare il sistema di servitù burocratiche con cui le regioni esercitano il potere sugli enti locali.

Capirà Ghigo, con questo Polo-Lega, che non giova a nessuno continuare in questa politica da dottor Jekyll e mister Hyde, nascondendo le vergogne di politiche centraliste e stataliste, dietro la foglia di fico dei referendum di propaganda federalista?

 
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