I RADICALI FANNO IL PUNTO SUI CASI ALBANO E TOMATIS!L'esponente radicale Giulio Manfredi, presentatore delle "azioni popolari" nei confronti dei consiglieri regionali Nicoletta Albano e Vincenzo Tomatis, ha dichiarato:
<< La comunicazione del Prefetto di Alessandria al Sindaco, ai Consiglieri Comunali e al Segretario Comunale di Gavi ha il merito di porre un punto fermo in una vicenda che si trascina ormai da sei mesi: entro il 22 ottobre 2000 la signora Nicoletta Albano dovrà decidere se dimettersi volontariamente da sindaco di Gavi (con conseguente scioglimento del consiglio comunale e nuove elezioni). Se non lo farà, chiederemo al Prefetto di sospenderla dalla carica, in applicazione del "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" (D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267), e precisamente dei seguenti articoli: art. 65 (" il sindaco è incompatibile con la carica di consigliere regionale ") e art. 142 (il Ministro dell'Interno può rimuovere con decreto il sindaco "per gravi e persistenti violazioni di legge"; in attesa del decreto, il prefetto può sospendere il sindaco "qualora sussistano motivi di grave e urgente necessità").
Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il Prefetto di Cuneo per invitarlo a notificare al sindaco di Villanova Mondovì, Vincenzo Tomatis, una comunicazione simile a quella predisposta dal Prefetto di Alessandria..
Rispetto a quanto dichiarato alla stampa dalla signora Nicoletta Albano, faccio presente che: la leggina "ad hoc" che è riuscita a far presentare dalla Casa delle Libertà sbatterà contro il muro dei 2.000 emendamenti radicali (più quelli delle altre opposizioni); nell'improbabile caso che venga approvata, sarà in palese contrasto con il Testo Unico sugli enti locali, che riconferma la legge 154/81 sulle incompatibilità (Art. 274: "Sono o restano abrogate le seguenti disposizioni: l) legge 23 aprile 1981, n. 154, fatte salve le disposizioni ivi previste per i consiglieri regionali; ).
Inoltre, se la signora Albano sarà convalidata da un Consiglio Regionale compiacente, non si illuda Le azioni popolari che ho attivato presso il Tribunale di Torino sia rispetto al suo caso sia rispetto al caso del signor Vincenzo Tomatis andranno comunque avanti; la Corte Costituzionale (sentenza n. 357/1996) ha affermato che: " La procedura di convalida presso il Consiglio regionale e il giudizio di fronte al Tribunale si svolgono su piani diversi, mirando a finalità immediate anch'esse diverse: la verifica del titolo di partecipazione all'organo collegiale a opera e nell'interesse dell'organo stesso alla propria regolare composizione, la prima; la garanzia del rispetto delle cause di ineleggibilità e incompatibilità nell'interesse della generalità dei cittadini elettori e a opera della Autorità giudiziaria, la seconda "; la sentenza suddetta riguardava il caso di un consigliere regionale calabrese dichiarato decaduto dal Tribunale nonostante il Consiglio Regionale avesse convalidato la sua elezione
Mi si permetta una considerazione finale: il contesto in cui dobbiamo far politica è degradato a tal punto che il cittadino che "si permette" di chiedere il rispetto della legge passa per provocatore e persecutore >>.
Torino, 5 ottobre 2000